Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


La Cattedrale Valvense a Corfinio
Risalente agli anni tra il 1075 ed il 1124, il complesso della Cattedrale Valvense è costituito dalla basilica di San Pelino e dall'oratorio di Sant'Alessandro, edifici la cui relazione reciproca non è stata ancora chiarita. Nel 1235 ebbe luogo una ristrutturazione a seguito di un incendio da parte del maestro Giustino da Chieti.
La facciata si apre su quella che era la Via Valeria; ad una parte inferiore caratterizzata da due arconi, probabile resto di un portico, si associa una parte superiore a coronamento orizzontale di epoca posteriore.
Al centro si apre un portale con archivolto liscio coronato da una ghiera a palmette. Architrave e piedritti sono decorati da un fregio a volute di ispirazione classica.
Alla sommità dei piedritti due leoni si inseriscono tra le volute.
Capitelli fogliati di stile corinzio sormontano le lesene piatte che affiancano il portale.
Sul fianco sinistro si apre un portale secondario.

Il fianco delle navatelle è scandito da lesene coronate da archetti su peducci scolpiti; la parte alta presenta invece degli arconi all'interno dei quali si aprono le finestre.

Il prospetto posteriore è caratterizzato dal volume parallelepipedo del transetto sul quale si innesta l'alto cilindro dell'abside centrale; il fianco sinistro si inserisce un'altra abside più bassa.
Il cilindro dell'abside, terminata nel XIII secolo, è delineato da undici sfaccettature ed è percorso nella parte mediana da una fascia che ne alleggerisce i volumi.
Sopra il basamento una sequenza di sottili colonnine è sormontata da un'architrave a plutei finemente scolpiti.
Al di sopra di distende un finto loggiato su colonnine sorrette da animali stilofori.

otto gli archi si trovano dei rilievi di buona fattura raffiguranti animali affrontati.

Sulle navate, le fasce sottogronda sono delineate da ricche fasce di archetti su peducci.
Formelle decorate a temi geometrici e figurati riempiono lo spazio tra i peducci.
La concavità degli archetti, i cui peducci sono talvolta decorati con temi figurati, sono occupate da fioroni.
L'oratorio di S. Alessandro è un edificio che si stacca in modo obliquo dal fianco destro di S. Pelino. Sul lato opposto una torre veniva utilizzata come abitazione fortificata dell'abate.
Una larga e bassa abside scandita da lesene e coronata da archetti si inserisce al centro dell'edificio.
L'interno a tre navate è caratterizzato da pilastri a base quadrangolare (ad eccezione di quelli della terza arcata, smussati negli angoli) che sorreggono archi longitudinali a sesto acuto.
Quasi completamente persi sono i capitelli che erano di tipo classico a fogliami.
I bracci del transetto, non eccente in pianta, sono divisi dal coro da ampi arconi e sono coperti da volte a botte trasversali. Sui lati si aprono le absidi.
Nel transetto sinistro è murato il rilievo raffigurante la Madonna col Bambino all'interno di una nicchia.
Al quinto pilastro destro è addossato il pulpito, databile tra il 1168 ed il 1178. Riprende la tradizionale tipologia a cassa con lettorino semicilindrico sorretta da quattro colonne.
Le architravi e le cornici dei plutei sono decorati con eleganti cornici a palmette.

Solo alcuni dei plutei conservano i fioroni in accentuato rilievo che li caratterizzavano.

Nei rilievi è accentuato l'effetto chiaroscurale.
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