Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


S. Maria in Valle Porclaneta a Rosciolo
Al secondo pilastro di sinistra è addossato l'ambone. Costituito da un ambone sorretto da quattro colonnine poligonali e dotato di una scala di accesso, si tratta di un'opera che le iscrizioni sul parapetto della scala assegnano a Roberto e Nicodemo che lo eseguirono nel 1150.
Due dei capitelli presentano delle figurine umane che afferrano delle palmette che si attorcigliano in maniera sinuosa.
Gli altri due capitelli hanno una decorazione vegetale. L'ispirazione araba di queste decorazioni è evidente.
Sul lato frontale un arco trilobato si appoggia sulle colonne. Lo spazio sopra la concavità dell'arco è riempito da un groviglio vegetale nel quale si muovono un grifo ed un uomo nudo aggredito da cani.
L'arco rivolto verso l'entrata ha l'estradosso decorato con una ghiera con nastri intrecciati; nell'intrico di vegetazione al di sopra si riconosce una figura umana con un berretto frigio in testa.
Dei simboli degli evangelisti che ornavano i lettorini semicilindrici dell'ambone rimane solo un frammentario leone di San Marco.
Due figure di santi (uno con un libro poggiato su un lettorino a forma di uccello, l'altro con un turibolo) sono scolpiti ai lati di uno dei lettorini.
Tra le scene del frontale della cassa rimangono solo la scena della danza di Salomè e quella che raffigura un uomo con una mazza che lotta contro un leone.
Sul parapetto della scala si possono osservare gli episodi della vicenda di Giona. E' qui che si possono leggere le scritte che assegnano l'opera e la datano: "INGENII CERTUS VARII MULTIQUE ROBERTUS HOC LEVIGATARUM NICODEMUS ATQUE DOLATARUM" e...
..."MILLENUS CENTENUS QUINQUE DENUS EUM FUIT HOC FACTUM FLUX SEPTEM... VI MENSIS OCTOBER".
Alla stessa bottega viene assegnato per motivi stilistici anche il ciborio. Degli archi trilobati poggiano su quattro colonne; al di sopra due tamburi ottagonali sfalsati sono traforati da minuscoli loggiati.
Su uno dei capitelli figure umane si tirano le barbe mentre sono vessate da animali mostruosi.
Gli altri sono a decoro vegetale, talvolta variato dall'inserimento di piccoli volatili.
I lati del ciborio sono decorati con scene di caccia in cui arcieri minacciano un grifone ed un cervo...
...e da figure umane disperse nell'intrico della vegetazione...
... e minacciate da animali mostruosi. Tutti simboli dell'anima umana in balia delle tentazioni del peccato.
Come nell'ambone, anche qui è molto interessante l'unione di temi decorativi tratti dall'antichità classica con altri provenienti dal mondo arabo.
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