Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


Il duomo di Modena
Il fianco meridionale del Duomo si apre sulla piazza Grande, centro della vita cittadina. Da questo lato si apprezza la "facciata" del transetto non sporgente in pianta ed i due portali, la porta Regia (campionese) e la porta dei Principi (romanica).

La porta Regia

La porta Regia costituisce la vera entrata principale del Duomo. Risale agli anni intorno al 1220 ed è opera degli artisti campionesi che hanno all'inizio del XIV secolo rivoluzionato la struttura del Duomo.

La porta presenta un ampio protiro sormontato da una loggia che racchiude un portale con stipiti ed archivolto a fascio. Caratteristico di queste porte gotiche lombarde è l'utilizzo di marmi bianchi e rosa per ottenere un effetto fortemente decorativo.

Degno di nota è anche il fregio esterno dell'arco del protiro, costituito da una sequenza di boccioli di rosa, sigla dei campionesi di Modena (si veda per esempio il rosone di facciata).

La volta a botte del protiro poggia su due coppie di colonne.

Quella più interna è costituita da quattro colonnine affasciate unite da un nodo a metà altezza che poggiano su uno zoccolo a fisarmonica.

Quella più esterna è costituita di colonne cilindriche dai bei capitelli compositi...
...che poggiano su due leoni stilofori che tengono tra le zampe degli agnelli.
Il protiro è sormontato da una bella loggetta su due serie di quattro colonne a sezione rotonda e poligonale.

La loggia ospita una statua in rame di San Geminiano risalente al 1376.

Molto bella è la decorazione della strombatura del portale, costituita da otto elementi alternati a sezione quadrata e toroidale.

L'architrave è liscia, con esclusione di un fregio decorato di girali che si incontrano al centro in una testa di toro, e poggia su due capitelli scolpiti.

Si tratta di pezzi di epoca wiligelmica che raffigurano animali fantastici. Sulla destra, sotto la scritta CONCULCABIS LEONEM ET DRACONEM, vediamo un leone ed un drago.
Sulla sinistra un serpente ed un basilisco al di sotto della scritta SUPER ASPIDEM ET BASILISCUM.
Le ghiere dell'archivolto poggiano su un fregio costituito di due elementi sovrapposti, degli elementi cubici decorati a girali e dei capitellini vegetali.
Le colonnine hanno decorazione sempre diversa.

A freccia...

...ad asce bipenni (questo è lo stesso motivo utilizzato in epoca romanica per raffigurare l'acqua)...
...a riquadri decorati con temi vegetali ed animali.

La porta dei Principi

La porta dei Principi è costituita da un un protiro sormontato da una loggia che ricopre un portale ad arco semplice e stipiti ed architrave decorati.

Questa porta, opera di scuola wiligelmica, si trovava al posto della porta Regia ed è stata spostata in questa posizione dai campionesi che decisero di creare un accesso più grandioso sul lato verso la piazza.

Il protiro, di limitato aggetto, è sorretto da due colonne dotate di bei capitelli compositi molto allungati con abaco a quadri e poggianti su due leoni stilofori molto consunti.
La parte esterna di stipiti ed architrave è decorato in maniera continua da un tralcio abitato. Rispetto a quelli della porta Papale, questi rilievi appaiono più secchi e definiti ma per questo dovuti a maestranze wiligelmiche meno capaci.

In chiave d'arco, l'Agnus Dei calpesta il drago a simboleggiare la vittoria sulla morte.

Verso di lui tendono tutte le creature di questa terra.

Sul fregio sono raffigurate alcune categorie di lavoratori, quali i musici...

...i fabbri...
...gli scalpellini...
...i soldati...
...i contadini.
Ci sono poi uomini in lotta con animali che forse vogliono simboleggiare la lotta contro i vizi.
Un centauro...
...animali fantastici e reali.
Tutti gli abitanti del creato lottano per poter accedere alla pace messianica di Cristo.
L'architrave del portale è istoriata con la narrazione del viaggio di San Geminiano in Oriente per liberare dal demonio la figlia dell'Imperatore Gioviano.
La storia comincia da sinistra con la partenza del Santo da Modena. La scritta dice "Scandit equum letus dum tendit ad equora presul" (Sale lieto il cavallo mentre il Presule si dirige al mare).
Il viaggio per mare: "Pastor preclarus mare transit Geminianus" (L'illustre Geminiano attraversa il mare).
La liberazione dal demonio della figlia di Gioviamo: "Principis hic natam dat pulso demone sanam" (Cacciato il demonio , restituisce sala la figlia al Principe).
S. Geminiano riceve il dono dell'Imperatore: " Dona capit Regis: calicem cum codice legis" (Accetta i doni del Re: il calice con il codice della Legge).
Ritorno di S. Geminiano: "Dum redit en contra sibi curritcontio cunta" (Mentre ritorna, gli corre incontro tutto il popolo).
La morte di S, Geminiano: "Post reditum fortis persolvit debita mortis" (Dopo il ritorno, egli, con fortezza, paga il debito della morte).
La parte inferiore dell'architrave porta al centro la raffigurazione dell'Agnus Dei sorretto da due angeli ed ai lati le figure di San Giovanni Battista che tiene una tavola con la scritta "Ecce Agnus Dei, ecce qui tollit peccata mundi" e...
...San Giovanni Evangelista che mostra una tavola con scritto "Quicumque baptizati sumus in Christo Jesu".
L'interno degli stipiti contiene, sotto archetti su colonnine decorate, le raffigurazioni dei Dodici Apostoli e, al livello più basso di un Vescovo ( a sinistra) e di un Diacono (sulla destra).
Tutti gli Apostoli sono raffigurati con fisionomie ed atteggiamenti differenziati e, a parte Pietro che è riconoscibile dall'attributo delle chiavi, sono identificati da una scritta.
Sul piedritto destro troviamo, dall'alto, Pietro, Giacomo, Filippo, Tommaso, ancora un Giacomo e Simone. Segue il diacono che con le mani coperte da un telo in segno di rispetto porge l'Ostia consacrata o il Vangelo.
Su quello sinistro sono raffigurati Andrea, Bartolomeo, Matteo, Taddeo e Mattia; nel livello più basso il Vescovo, che in mancanza di una scritta viene tradizionalmente identificato con Geminiano.

La facciata del transetto

La facciata del transetto verso piazza Grande ha un'interessante caratteristica architettonica nelle lesene della parte superiore che sono unite tra loro da segmenti d'arco a grande raggio, motivo abbastanza inconsueto presente solamente nella Cattedrale di Canterbury.

Su questa parte del Duomo si trovano anhe due opere scultoree del primo Rinascimento degne di attenzione.

Il pulpito marmoreo opera di Jacopo e Paolo da Ferrara, del 1501 e...
...la pala con episodi della vita di San Geminiano, opera di Agostino di Duccio del 1442 circa.

Le metope

Rimangono da osservare, sulle testate dei contrafforti del fianco della navata, all'altezza del tetto, le cosiddette metope. Si tratta di copie di sculture conservate nel Museo Lapidario che per l'eleganza della fattura e della sintesi formale, costituiscono uno dei capolavori del Duomo di Modena
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