Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


Il duomo di Modena
La zona presbiteriale è caratterizzata da un arredo di grande coerenza che comprende gli archi di accesso alla cripta, il pontile, l'ambone, le scale laterali di accesso al presbiterio rialzato ed il recinto marmoreo che circonda l'altare orientale: questa sistemazione risale al periodo Campionese, in particolare agli anni tra il 1208 ed il 1225 in cui fu massaro Bozzalino, del quale un'iscrizione nell'abside esalta l'attività di committente dei lavori di abbellimento della Cattedrale.

Il pontile

Il pontile presenta una lunga balaustra istoriata con episodi tratti dagli ultimi giorni di vita di Cristo che poggia su sei colonne, quattro delle quali sono sorrette da leoni stilofori. Nella parte posteriore il pontile poggia sugli archi di accesso alla cripta ed è sorretto da mensole scolpite. Gli archi del muro di accesso alla cripta sono ornati da due bei rilievi descritti in dettaglio più avanti.
La narrazione comincia con la scena in cui Gesù lava i piedi agli Apostoli; al di sopra è scolpita la scritta "Mandatum".
Segue l'Ultima Cena con al centro Gesù che porge il pezzo di pane a Giuda e sostiene Giovanni addormentato; al di sopra di ogni Apostolo si può leggere il nome: da sinistra Tommaso, Bartolomeo, Taddeo, Giacomo, Giuda, Giovanni, Pietro, Andrea, Giacomo, Filipo, Matteo e Simone.
La terza scena è quella dell'arresto di Cristo con il bacio di Giuda e Pietro che taglia l'orecchio al servo; al di sopra la scritta "Petrus abscidit aurem Malcho. Xpc a Juda traditur Iudeis".
Segue Gesù di fronte a Pilato e la scena della flagellazione; al di sopra la scritta "Xpc. Pilatus Xps".
Nell'ultima scena Simone il cireneo, aiutato da un operaio porta la croce di Gesù; la scritta "faber; Symon cireneus".
La rigidità dei corpi, il distendersi ripetitivo e convenzionale delle pieghe delle vesti, la mancanza di espressività dei volti e il rilievo piatto (la coloritura originaria ancora esistente ne miglora la resa) rendono quest'opera mediocre, specie se paragonata ai contemporanet risultati di Antelami a Parma.
La colonne di sostegno del pontile che poggiano sui leoni hanno dei capitelli istoriati di maggiore interesse.
In quello più a destra viene narrata la vicenda di Daniele nella fossa dei Leoni.
Il profeta Abacuc si avvicina a Daniele portando una razione di cibo...
...trascinato per i capelli dall'angelo inviato da Dio.
In quello centrale sono affiancate tre scene: la prima è dedicata al martirio di San Lorenzo...
...quella seguente all'episodio dei tre fanciulli nella fornace ardente (nell'angolo in basso a destra si intravede Nabuccodonosor)...
...nella terza viene raffigurata una scena di Battesimo.
Il terzo capitello raffigura il Sacrificio di Isacco in alcuni suoi momenti. Isacco taglia la legna per il rogo del sacrificio...
...Abramo si appresta al sacrificio mentre...
...l'angelo gli ferma il braccio porgendo l'ariete.
Il quarto lato mostra la pira ardente che ha significativamente la forma di croce.
Un quarto capitello del portico è decorato con un elegante motivo a tralci vegetali.
Di buona fattura sono anche i capitelli corinzieschi del portico che dà accesso alla cripta.
Quattro colonne sono sorrette da altrettanti leoni stilofori, molto interessanti per la tensione che sprigionano mentre atterrano quelle che possono essere interpretati come simboli dei vizi.
Il primo atterra un ariete.
Il secondo sconfigge un cavaliere.
Il terzo atterra un soldato armato di un lungo usbergo di maglia.
Il quarto lotta con un drago.
Due sculture qualitativamente migliori si trovano nei pennacchi degli archi di accesso alla cripta.

Il primo raffigura Pietro che rinnega Cristo mentre canta il gallo (le didascalie dicono "Petrus - gallus - ancilla - ignis").

Il secondo è dedicato all'episodio in cui Giuda che riceve da Caifa il prezzo del tradimento ("Iudas - Cayphas - camerarius").
Rispetto ai rilievi del pontile, si rileva qui una maggiore profondità psicologica nella raffigurazione dei personaggi: la testa di Pietro piegata in maniera colpevole, l'atteggiamento ingordo di Giuda mentre chiede il denaro e serra al petto quello che ha già ricevuto, l'espressione altezzosa di Caifa e del camerario.
Si conclude l'analisi del pontile con le mensole di appoggio sugli archi di accesso alla cripta. Poste in posizione più nascosta, queste mensole hanno consentito allo scultore campionese di scatenare la sua fantasia compositiva.
Il rilievo raffigurante Sansone in lotta col leone è associato ad uno strano telamone raffigurato accucciato a testa in giù.
La seconda mensola raffigura quasi a tutto tondo una donna acrobata.
Segue un telamone più "convenzionale" e...

...un altro personaggio con la testa completamente ingoiata da un leone.

L'ambone

Unito al pontile e sostenuto da due colonne su telamoni, l'ambone è costituito da sei specchiature con rilievi.

Pur risalendo al primo ventennio del XIII secolo come il pontile, l'esecuzione dei rilievi è dovuta ad un artista diverso che opera con maggiore libertà nella resa delle vesti e con maggiore attenzione all'effetto plastico.

La prima specchiatura da sinistra raffigura due Dottori della Chiesa: Sant'Agostino e San Gregorio Magno intenti a scrivere ispirati da un angelo e dalla Colomba / Spirito Santo.
La seconda presenta altri due Dottori, San Girolamo e Sant'Ambrogio, in eguale atteggiamento.
Seguono, nella terza lastra, i simboli di due Avangelisti, Matteo e Marco mentre gli altri due...
...Giovanni e Luca, sono raffigurati nella quinta lastra.
Tra le lastre del Evangelisti, al centro, troviamo Cristo in Maestà, seduto in posizione frontale, con il Vangelo poggiato sul ginocchio e la destra alzata in segno di benedizione.
L'ultima lastra è l'unica con un rilievo narrativo: Gesù nell'orto degli Ulivi mentre sveglia Pietro che si era addormentato. Questa lastra si collega idealmente con le vicede di Cristo narrate nel pontile.
L'ambone è sostenuto da due colonne poggianti su due telamoni

La recinzione presbiteriale

L'area presbiteriale sopra la cripta, rialzata rispetto alla navata, è contornata da una recinzione a due livelli di colonnine in marmo di colori diversi, quasi un'iconostasi, di grande eleganza.
L'altare è sorretto da sei coppie di colonnine in marmo rosso dotate di capitellini in marmo bianco. Al centro una colonna tortile bianca.

Anche in questo componente dell'arredo viene esaltato il gioco di contrasti cromatici reso possibile dal marmo.

Le scale laterali

Le scale laterali in marmo che conducono al piano superiore del presbiterio presentano degli interessanti particolari scultorei.
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