Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


San Mercuriale a Forlì
La chiesa di San Mercuriale faceva parte di un monastero dedicato ad un vescovo di Forum Livii risalente al IX secolo. La chiesa attuale fu riedificata dopo un rovinoso incendio tra il 1173 ed il 1181 in forme romaniche. Semidistrutta nel 1944, la chiesa è stata sostanzialmente ricostruita: nonostante tutto rimangono numerosi i motivi di interesse.
La facciata a doppio saliente è opera di ricostruzione; originali sono il portale a fascio è la decorazione sottogronda ad archetti pensili.
Elementi lisci si alternano a tori ricoperti di decorazione a spirale ed a freccia.

Una fascia capitellare decorata con un basso rilievo fitomorfico sostiene l'archivolto.

All'interno della lunetta sono inserite delle statue a tutto tondo raffiguranti la storia dei Re Magi. La composizione, di scuola antelamica dei primi anni del XIII secolo, proviene sicuramente da altra collocazione.
A sinistra i Magi sono raffigurati addormentati mentre ricevono in sogno la visita dell'angelo del Signore.
I Magi sono poi raffigurati mentre porgono i loro doni alla Madonna col Bambino. All'estrema destra Giuseppe assiste alla scena.
Molto bello è il coronamento della facciata dove le decorazioni in cotto si alternano ad inserti in pietra bianca contrastante.
A destra della facciata si eleva il campanile, costruito intorno al 1180. Con i suoi 75,58 m, è il secondo campanile della regione per altezza dopo la Ghirlandina di Modena.
L'interno della chiesa è stato riportato, con l'eccezione del presbiterio, allo stato originario. Si tratta di una costruzione a tre navate di cui la centrale coperta a capriate è scandita da grandi archi trasversi. Gli archi longitudinali sono sorretti da pilastri polistili.
In corrispondenza del presbiterio romanico si notano degli archi sovrapposti di cui quelli inferiori appartenevano alla cripta originaria.
All'interno della chiesa è conservata una croce romanica che presenta su una faccia la mano di Dio benedicente...
... e dall'altra la mano di Dio aperta e circondata dai simboli degli Evangelisti, trattati con una naturalezza sorprendente.
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