Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


L'abbazia di Pomposa
Costruita su quella che in antichità era un'isola formata dai rami del Po, l'abbazia di Pomposa ha una storia che rimanda al VI-VII secolo. Intorno al 1000, sotto la guida dell'abate Guido, l'abbazia ottenne l'autonomia dall'episcopato di Ravenna e conobbe un periodo di grande ricchezza che si prolungò sino al XIV secolo. Il peggioramento delle condizioni ambientali con l'apparire della malaria e la gestione in commenda ne causarono la progressiva decadenza. Recenti restauri l'hanno riportata all'aspetto originario.
Il bellissimo campanile di quasi cinquanta metri di altezza venne fondato nel 1068 sotto la guida dell'architetto Deusdedit (come specificato in una lapide posta sull lato occidentale).
Il campanile sorge su una base di pietra e si innalza per nove piani separati da cornici. Queste cornici e le lesene angolari dividono la superficie in facce a loro volte scandite da sottili lesene e semicolonne alternate.
Ogni faccia è aperta da finestre la cui ampiezza ed il cui numero di luci aumenta con regolarità man mano che si sale in altezza.
Molto preziose anche se non molto apparenti sono le decorazioni ottenute affiancando effetti chiaroscurali e cromatici.

Fasce a dente di sega e archetti pensili sono affiancati ai bacini ceramici ed ai disegni ottenuti giustapponendo mattoni di tonalità diverse.

Nella cornice del terzo piano mattoni disposti a scacchiera affiancano due bacini circondati da un motivo a stella ottenuto con mattoni rosso ed ocra.
La regolarità dello schema architettonico ha una variazione nella loggetta cieca posta al di sotto dell'ultimo ordine di finestre. Al di sottouna serie di formelle decorative in cotto.
Un portico precede la facciata vera e propria della chiesa. La costruzione del portico doveva essere già conclusa nel 1026, data di consacrazione della chiesa seguita all'ampliamento voluto dall'abate Guido.

La fronte dell'atrio, dovuta ad un Mazulo che si firma nella lapide posta alla destra dell'accesso, è ricoperta con ricche decorazioni di gusto bizantino o, per meglio dire, lagunare. Cioè più veneziano che ravennate.

L'effetto decorativo è dato soprattutto dall'accostamento di elementi in cotto e terracotta di diverse tonalità e dall'inserimento di rilievi in marmo che staccano con decisione dal fondo.
Elementi unificanti della facciata sono i fregi in terracotta color ocra che ritroviamo sugli archivolti degli archi di accesso ed in tre fasce continue posta al di sopra.
Ai lati degli archi si trovano gli elementi decorativi più sorprendenti. Due finestre rotonde circondate da una ghiera a mattoni contrastanti e da una fascia percorsa da un tralcio vegetale hanno l'apertura chiusa da transenne in pietra a traforo con motivi sassanidi.
Sopra di queste un fregio in terracotta decorato con tralci popolati con animali è sormontato da una fascia dove elementi scolpiti in pietra raffiguranti leoni, aquile e pavoni si intercalano con patere decorate con un motivo a stella.
Alla sommità degli archi troviamo due formelle in cotto raffiguranti delle fiere ed un elemento marmoreo di reimpiego su cui è scolpita una croce.
Tra gli stessi archi sono inserite due belle croci in terracotta ricoperte di racemi al cui centro si trovano una mano di Dio benedicente ed un Agnus Dei.
Lo schema decorativo continua con il solito fregio in terracotta su cui troviamo una varietà di temi zoomorfi, una fascia bicolore a rombi in cotto ed una terza fascia in terracotta più sottile ricoperta con un tralcio continuo.
Sul fianco destro della chiesa si estendeva il chiostro di cui rimane solo il tracciato ed i quattro pilastri angolari.
Uno dei pilastri presenta colonnine tortili angolari ed un rilievo a foglie di palme al centro; un'altro è scolpito con un originale motivo ad onda.
Sui lati Est e Sud del chiostro si conservano gli edifici conventuali. Nel refettorio e nella sala capitolare si osservano interessanti affreschi del XIV secolo.

L'interno della chiesa è completamente ricoperto con affreschi della stessa epoca che ricoprono una decorazione dell'inizio dell'XI secolo. Pure dell'XI secolo è il pavimento a mosaico.

Poco distante dalla facciata della chiesa ed ad essa rivolta si trova quella del Palazzo della Ragione, sede di governo degli abati di Pomposa. Risalente all'XI secolo, la facciata si presenta divisa in una loggia inferiore aperta da un arco che dà accesso ad un atrio ed in una superiore su colonnine, opera di ripristino.
La loggia inferiore presenta un'alternanza di pilastri in laterizio e di colonne dai capitelli bizantini e medievali.
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