Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


La basilica di Aquileia
Il complesso della basilica di Aquileia ha una storia millenaria che ha generato una stratificazione di testimonianze, dalla prima chiesa costruita dal vescovo Teodoro dopo il 313; si trattava di due aulee parallele i cui pavimenti sono ancora osservabili nella Cripta degli Scavi (per quello che riguarda l'aula settentrionale) e all'interno della basilica attuale (per l'aula meridionale).

Da allora la basilica è stata ricostruita varie volte: alla fine del V secolo venne ricostruita sull'area dell'aula meridionale ampliandola verso Est ed arricchendola ad Ovest con un nartece ed un battistero. Nel IX secolo con Massenzio la chiesa assunse l'aspetto che tutt'ora mantiene con la costruzione dell tre absidi, della cripta e della chiesa dei pagani di fronte alla facciata. All'XI secolo, grazie all'azione del patriarca Poppone, venne costruito il campanile e vennero sostituiti i capitelli della navata. Alla fase gotica risalgono le murature attuali dai capitelli in su e le coperture, ricostruite dopo il terremoto del 1348.

La facciata a doppio saliente è caratterizzata da un'ampia bifora centrale mentre l'accesso è consentito attraverso tre semplici portali, di cui quello centrale molto più grande.
Tra i pochi elementi decorativi spiccano i rilievi marmorei riutilizzati nelle imposte degli archi dell'atrio.
Un atrio su colonne costituisce l'elemento di raccordo della facciata con ...
...un edificio originariamente a due piani, la cosiddetta chiesa dei pagani, che costituisce un corpo di raccordo spaziale e liturgico tra la chiesa ed il battistero.
Degni di nota sono i capitelli delle colonne dell'atrio.
La chiesa dei pagani è articolata in vani quadrati coperti da volte che conducono verso il battistero.
Il battistero si conserva solo sino al livello dell'imposta dell'ambulacro. Quattro dei lati si aprivano in un'abside, delle quali ne rimane una sola.
Al centro si può ancora osservare la vasca battesimale ad immersione, contornata da possenti colonne che sostenevano gli archi e le volte dell'ambulacro anulare che probabilmente contornava il vano centrale.
Sui fianchi appaiono evidenti, soprattutto nella muratura della navata dentrale, gli interventi gotici. Le monofore ogivali hanno intradosso polilobato mentre gli archetti, pur rimanento a tutto sesto, sono ingentiliti dai peducci che assumono la forma di colonnine.
Il prospetto posteriore presenta un coro a terminazione piatta affiancato da due absidiole che sporgono dai bracci del transetto.
La vista del fianco destro evidenzia l'alta mole del transetto ed i pesanti contrafforti laterali.
Su questo lato gli archetti pensili gotici assumono al forma ogivale. Si notino i rilievi erratici murati nei contrafforti.
Alla prima metà dell'XI secolo risale il poderoso campanile a base quadrata coronato da un piccolo tiburio ottagonale sormontato da una cuspide.
L'interno della basilica colpisce per l'ampiezza e per la luminosità dello spazio. Il pavimento esposto è il meraviglioso pavimento paleocristiano del IV secolo, il più vasto del modooccidentale (760 mq.).
Le fondazioni delle colonne sono state scoperte quando si decise di rendere visibile il pavimento paleocristiano. Le colonne furono innalzate nel V secolo: la passerella che si nota in corrispondenza della fila di destra si trova al livello del pavimento medievale.
I capitelli furono scolpiti nella prima metà dell'XI secolo sul modello dei capitelli corinzi romani, come esplicito richiamo alla classicità.

I pulvini risalgono invece alla seconda metà del XIV secolo, come tutta la prte superiore della chiesa.

I pulvini dei capitelli della navata sono in gran parte lisci; alcuni sono decorati a morbidi fogliami con alcune rare presenze figurate. I capitelli dei pilastri di controfacciata e del coro sono invece scolpiti con figure di martiri e santi a mezzo busto.
Sul pilastro del coro appaiono anche le figure della Madonna col Bambino e di Cristo.
Due archi su una colonna dividono lo spazio delle navate laterali e dei bracci del transetto dall'area presbiteriale; si notino gli alti archi ogivali che ne sostengono la cupola.
La copertura della navata e dei bracci del transetto sono di tipo carenato tardogotico.
All'inizio della navata sinistra si può osservare una piccola costruzione detta Santo Sepolcro, risalente all'XI secolo ed utilizzato nella liturgia eucaristica.
Prosecuzione della visita
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