Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


Santa Maria Assunta a Gemona
Sorto sul luogo di preesistenti edicici sacri, la chiesa attuale venne iniziata nel 1290 per opera del maestro Giovanni. Nel corso dei secoli ha subito molti rimaneggiamenti: nel XV secolo fu allungato il presbiterio, nel XVIII le navate furono voltate, nel XIX venne rifatta la facciata. Fu inoltre molto danneggiata nel terremoto del 1976.
La facciata è a doppio spiovente ed è divisa in tre sezioni da larghe paraste. Una cornice orizzontale ne limita la verticalità.
Al centro si apre il portale romanico, a fascio e ospitante una lunetta scolpita.

Al centro Cristo Giudice, circopndato dai segni della Passione, mostra i palmi perforati dai chiodi.

Ai lati la Madonna e Giovanni Battista sono raffigurati in atteggiamento orante.
In basso, tre figure femminili dalle mani coperte si volgono in atteggiamento di preghiera; dal lato opposto altre tre figure voltano lo sguardo in direzione opposta.
I rilievi sono statici, i volti inespressivi, le pieghe delle vesti si dispongono rigidamente sui corpi.
I piedritti del portale sono decorati con tralci vegetali scolpiti in maniera piuttosto grossolana.
Al di sopra del portale si apre la gallerie dell'Epifania, risalente alla prima metà del XIV secolo ed attribuita al maestro Giovanni Griglio. Più in alto ancora si osserva il rosone, attribuito al maestro veneziano Buceta (1334-1336)
Nella nicchia centrale la Madonna col Bambino riceve i doni dei Magi che arrivano da sinistra; a destra siede Giuseppe. Ancora più a destra è raffigurato l'angelo del Signore che appare in sogno ai Magi.
Il rosone è un'opera di grande raffinatezza, costituito da due serie concentriche di archi che si intrecciano tra loro.
A sinistra del portale sono inseriti alcuni rilievi di epoca e provenienza diverse (una crocifissione, un rilievo raffigurante la Madonna tra due santi, un statua di San Pietro posta all'interno di una nicchia).
A destra della nicchia il rilievo forse più interessante, una psicostasi con una divertente rappresentazione del diavolo appeso ad uno dei piatti della bilancia.
A destra si eleva l'imponente statua di San Cristoforo col Bambino, risalente al 1331.
All'ingresso del sagrato si osservano due telamoni, resti di un portale romanico smembrato.
Staccata dal corpo della chiesa ed addossata alle mura urbiche, si eleva la poderosa torre campanaria, quasi completamente priva di aperture.
Sul fianco destro della chiesa è murato l'archivolto di un portale romanico. Alla base la figura di Abele offre un agnello al Padre (Caino è scomparso). Al vertice, il busto di Dio benedicente; sui lati, all'interno di tondi generati da nastri intrecciati, i simboli degli Evangelisti.
L'interno, a tre alte e strette navate su colonne dai capitelli fogliati, risente delle modifiche e ristrutturazioni che si sono susseguite nei secoli.
Ritorno alla pagina precedente