Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


L'abbazia di Casamari
L'abbazia di Casamari, fondata da alcuni preti eremiti nel 1035, venne affiliata all'ordine cistercense intorno al 1140 su iniziativa dei monaci guidati dal fratello Giovanni che divenne il primo abate cistercense. La chiesa attuale è la seconda chiesa dell'abbazia, iniziata nel 1203 e consacrata da Onorio III nel 1217. L'abbazia conobbe un iniziale periodo di grande floridezza che la portò a fondare numerose figlie per decadere nel XIV secolo quando entrò in commenda. Si tratta comunque probabilmente dell'unica abbazia cistercense che ha sempre mantenuto attiva la vita monastica.
La facciata è tripartita con la parte centrale molto più alta delle laterali ed è preceduta da un semplice portico a tre aperture, la centrale a tutto sesto, le laterali ogivali.

Al centro della facciata si apre il bel portale centrale, dall'archivolto a tutto sesto i cui elementi ricadono su tre colonnine intercalate da pilastri.

Eseguiti con grande maestria sono i capitelli e soprattutto la decorazione della lunetta, completamente ricoperta da palmette che disegnano figure geometriche.
Il portico è ricoperto con volte i cui costoloni ed archi trasversi ricadono su colonne addossate dai bei capitelli.
I capitelli hanno tutti decorazione vegetale, con rari elementi figurati.
L'interno è a tre navate, ognuna delle quali è costituita da sette campate di uguale ampiezza.
I muri sono scanditi dalle semicolonne che salgono a sostenere la ricaduta delle volte. Piccole aperture cieche costituiscono il triforio, sormontate da ampie monofore.
Contrariamente all'abbazia di Fossanova, peraltro molto simile, il transetto di Casamari presenta una campata occidentale opposta alle absidiole che si aprono sul muro orientale.
La volta della crociera del transetto è arricchita da liernes mentre le due campate del coro hanno un'unica copertura esapartita.
La terminazione piatta del coro è ampiamente aperta da tre ordini di aperture.
Il lato occidentale ha invece un numero ridotto di aperture a sottolineare la minore sacralità della luce del tramonto rispetto a quella dell'alba.
I capitelli della navata sono tutte variazioni del capitello vegetale gotico.
Alcuni altari delle absidiole del transetto hanno altari i cui paliotti sono scolpiti da fitte trame decorative di tipo vegetale. Si tratta forse di lastre di una schola cantorum.
Tornando all'ingresso del monastero si deve segnalare la sua entrata monumentale. Si tratta di un edificio dell'inizio del XIII secolo aperto da un ampio arco a sesto acuto sormontato da una galleria a bifore.
Un doppio arco ogivale immette nell'atrio coperto dove venivano ricevuti ospiti e merci.
Sopra l'ingresso si estende la casa abbaziale, inizialmente portineria e poi abitazione dell'abate commendatario del monastero. Dalla facciata della chiesa alla casa abbaziale si estende un viale affiancato da colonne romane e medievali di recupero.
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