Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


Santa Cristina a Bolsena
Costruita secondo la tradizione da Matilde di Canossa alla fine dell'XI secolo, la chiesa di Santa Cristina sorge su una complessa situazione catacombale connessa al culto della santa le cui reliquie sarebbero state poste in questo luogo dal papa Gregorio VII nel 1077. L'edificio conserva la struttura romanica nonostante le ristrutturazione duecentesche e successive.
La facciata è stata completamente ristrutturata nel XV secolo mentre il campanile a bifore, impostato all'inizio della navata sinistra, ha ancora l'aspetto romanico.
L''interno conserva l'impianto originario su colonne in parte di reimpiego e caratterizzate da notevole entassi.
Le colonne hanno capitelli scalpellati che conservano qualche raro resto di rilievo e supportano stretti archi a doppio rincasso.
Nella navata destra si apre la cappella del Ss. Sacramento, a due campate voltate a crociera e risalente al XV secolo.

All'interno si trovano interessanti affreschi di varie epoche, tra cui sono interessanti quelli raffiguranti dei santi ai lati della Madonna col Bambino, risalenti al XV secolo ma dalle caratteristiche tardo-gotiche.
Vi si conserva anche il tabernacolo maiolicato di Buglioni, eseguito tra il 1493 ed il 1497.
Nella navata sinistra è stato posto durante le ristrutturazioni rinascimentali un portale romanico scolpito, proveniente forse dalla primitiva facciata. Gli elementi scultorei appaiono in parte provenienti da un ambito diverso.
Sull'architrave sono raffigurati ai lati di un Agnus Dei un gruppo di sante e l'episodio dell'Adorazione dei Magi.
Gli stipiti sono scolpiti con tralci eseguiti con uno stile più spigoloso rispetto alle figure dell'architrave. Le figure del leone e del toro posti alla sommità provengono sicuramente da un diverso contesto (mancano infatti i simboli degli altri Evangelisti).
I tralci si originano alla base dalle fauci di esseri mostruosi.
L'interno degli stipiti è decorato con tralci vitinei che fuoriescono dalle bocche di figure umane.
Nella navata si conservano i resti di un pluteo palecristiano nella fronte del leggio mentre un elemento architettonico a balaustra costituisce la fronte dell'altare.
Nei pressi dell'ingresso delle catacombe si conserva, al di sotto di un ciborio, l'altare sul quale si verificò il miracolo di Bolsena.

Nel 1263 un prete boemo che nutriva dubbi sulla Transustanziazione officiò la messa su questo altare. Durante la funzione dall'ostia consacrata uscirono delle gocce di sangue che gli fecero abbandonare i suoi dubbi sul miracolo della trasformazione del pane in corpo di Cristo.

Sulla fronte dell'altare si conserva la pietra su cui sono incise le impronte di Santa Cristina.
Il ciborio è costituito dall'assemblaggio avvenuto in epoca medievale di elementi tardoantichi e altomedievali.
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