Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


La cattedrale di San Lorenzo a Viterbo
La storia della cattedrale di Viterbo inizia nel 1192 quando Viterbo venne elevata a sede papale da Celestino III. La precedente chiesa plebana venne sostituita da un edificio di chiara ispirazione romana che venne terminato all'inizio del XIII secolo. L'edificio attuale ha subito notevoli alterazioni: il campanile venne ricostruito nel 1369 e la facciata venne sostituita nel 1568. Tra il XIX ed il XX secolo i restauri hanno restituito almeno all'interno l'aspetto originale.
Il campanile ha la metà inferiore in pietra senza aperture. La parte superiore è divisa in quattro piani da cornici ed ha un paramento bicromo che sembra evidenziare un'influenza ligure.
Ogni piano è aperto da coppie di bifore su archi trilobati e con lunette marmoree traforate.
Della facciata originaria rimangono solo due rosoni, uno dei quali è murato sulla fronte del corpo a destra della chiesa, l'altro nel palazzo vescovile.
Nel XVI secolo le absidi vennero sostituite da un nuovo presbiterio più ampio su progetto di Antonio da Sangallo. Solo l'abside sinistra conserva parte del coronamento di archetti arricchiti da rilievi figurati. L'abside maggiore attuale è una ricostruzione a seguito dei restauri post-bellici.
Il maestoso interno riprende gli schemi basilicali romani. Un ampio colonnato di dieci colonne per parte sorregge archi a doppia ghiera. Il cornicione superiore è probabilmente un'aggiunta del XV secolo.
La straordinaria serie di capitelli costituisce la testimonianza più significativa della costruzione romanica. Scolpiti durante una sola campagna costruttiva, sono caratterizzati dall'ispirazione classica e dalla uniformità del modulo.

Nella maggioranza dei casi coppie di colonne affiancate ai due lati della navata hanno capitelli uguali, pur con differenze esecutive.

I capitelli delle semicolonne in controfacciata sono decorati con aquile araldiche.

Le prime tre coppie di colonne hanno capitelli che desivano dai modelli corinzio e composito a decorazione vegetale.

I capitelli si arricchiscono di temi decorativi medievali, come in quelli della quarta coppia di colonne dove sono inserite piccole figure di animali.
Molto raffinati sono i capitelli con delfini affrontati che si abbeverano ad un cantaro ai cui lati si trovano degli uccelli. Anche in questo caso l'ispirazione classica è mediata con contenuti medievali.
Segue una coppia di capitelli corinzi dove figure umane trovano posto sulle volute ed al posto del fiore d'abaco.
Seguono altri capitelli a decorazione vegetale. Man mano che ci si avvicina all'abside la decorazione dei capitelli aumenta in complessità
I capitelli con le sfingi si differenzia dagli altri. La fattura è meno raffinata ed il soggetto richiama il bestiario medievale in maniera diretta.
Si notino gli elementi figurati inseriti nel ricciolo della voluta dei capitelli dell'ultima coppia di colonne.
I semicapitelli dei pilastri del prebiterio sono corinzi ma dall'abaco sporgono grottesche teste umane ed animali.
Le absidi si innestano direttamente sulla parete orientale del presbiterio. L'abside centrale è stata ricostruita in epoca moderna sulle fondamenta di quella romanica.
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