Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


San Vincenzo a Galliano
Il complesso formato dalla chiesa di San Vincenzo e dal Battistero di San Giovanni costituisce un esempio importante di transizione verso lo stile romanico. La chiesa come si presenta ora risale al 1007, data in cui fu consacrata da Ariberto d'Antimiano, eletto vescovo di Milano del 1018. In quell'occasione la chiesa preesistente fu restaurata con l'aggiunta dell'abside centrale che vediamo.
Elementi romanici primitivi sono gli archi che coronano l'abside che non sono ancora pensili ma poggiano su lesene che arrivano sino a terra.

Originariamente a tre navate, la chiesa ha perso quella destra nell'800.

Il resto della chiesa è in maggioranza preesistente ai restauri dell'inizio dell'XI secolo.
Le finestre della navata centrale sono state in parte chiuse durante i restauri dell'XI secolo per aumentare lo spazio degli affreschi interni. Interessante il motivo decorativo a losanga che si frappone tra loro.
L'interno della chiesa è dominato dall'ampia abside centrale e dal presbiterio molto rialzato sulla cripta.

Gli archi longitudinali relativamente bassi lasciano un'ampia superficie per gli affreschi, di cui si conservano ampi brani.

Gli affreschi dell'abside sono i meglio conservati. Al centro campeggia Cristo all'interno di una mandorla.
Ai lati della mandorla le due bellefigure piegate di Geremia ed Ezechiele.
Dietro i profeti, gli arcangeli Michele e Gabriele reggono dei cartelli con le parole PETICIO e POSTVLATIO ad evidenziare il loro ruolo di intermediari tra Dio e l'uomo.
Al di sotto si distribuiscono alcune scene della vicenda si San Vincenzo di cui quelli meglio conservati rappresentano il martirio e la sepoltura.
Sulla destra sono raffigurati Adeodato, il santo le cui reliquie sono state traslate nella chiesa per volere di Ariberto, e lo stesso Ariberto mentre dona al santo la chiesa di Galliano.
Il presbiterio presenta due amboni che sormontano le entrate alla cripta. La parte anteriore di quello destro presenta un affresco del XIV secolo raffigurante la Madonna attorniata di santi.
Quello sonostro presentava delle sculture di cui rimane solo l'aquila che costituiva il leggio.
Due bei capitelli scolpiti caratterizzano le colonne sui cui poggia l'arco dell'accesso sinistro della cripta.
Al di sotto del presbiterio si apre la cripta su colonnine e voltata a crociera su archi trasversi. Le finestre che la illuminano hanno rpofondi strombi.
Bei capitelli in pietra sostengono le volte della cripta.

Interessante è l'inserimento di una croce tra le volute.

A sud della chiesa si trova il battistero di San Giovanni, risalente anch'esso all'inizio dell'XI secolo.

L'accesso all'edificio avviene attraverso un locale voltato a crociera.

Dall'esterno la pianta dell'edificio, un vano centrale quadrato su ogni lato del quale si innestano delle absidi semicircolari, è dissimulato all'esterno da sezioni di raccordo tra le curve absidali.
Sul lato orientale coppie di archetti a metà altezza sono divise da lesene piatte; evidente è la nicchia di raccordo con l'abside meridionale.
Altre due nicchie servono da raccordo con l'abside occidentale.
Un tiburio ottagonale sormonta quasi come fosse la torre di un fortilizio il corpo principale dell'edificio.
Attraverso il locale esterno voltato ed una sorta di breve anticamera di accede al vano centrale del battistero.
Gli archi che delimitano il vano poggiano su pilastri poligonali separati dai muri esterni da stretti passaggi.
Il battistero presenta dei matronei che si affacciano sul vano centrale grazie a finestre aperte nella muratura. Al di sopra, una cupola ottagonale su trombe.
Attraverso due porte ricavate nell'anticamera è possibile salire al piano superiore grazie a delle scale ricavate nello spezzore della muratura.
I matronei riprendono la pianta del piano inferiore.
In corrispondenza dell'abside orientale trova posto un piccolo altare; ad occidente è stata postra in epoca moderna una campana (si notino le nicchie agli angoli dell'abside).
Dal matroneo, una vista verso l'anticamera di ingresso del battistero.
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