Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


San Donato a Sesto Calende
La fondazione dell'abbazia di S. Donato risale probabilmente al IX secolo ma l'edificio attuale è stato costruito tra l'XI (la navata e l'abside principale) ed il XII secolo: a quest'epoca risale il nartece, uno dei pochi esempi ancora esistenti.
Il nartece presentava due accessi ad arco laterali (ora murati) e tre frontali, all'interno dei quali sono stati ricavati dei portali architravati.
L'abside principale, dal paramento murario costituito da ciottoli e mattoni sovrapposti rozzamente, è coronata da una sequenza di fornici a doppia ghiera.
Si possono ancora osservare le finestre ora murate, rifinite mediante un'archivolto costituito da una doppia ghiera in mattoni.

L'abside settentrionale può invece essere riferita all'edificio del IX secolo per la struttura arcaica delle finestre e per l'ampio uso dei mattoni a spinapesce.

Al lato settentrionale si affianca il campanile, suddiviso nella parte superiore in specchiature coronate da archetti pensili costituiti da conci in laterizio e pietra bianca alternati.
Il nartece è costituito da un locale a tre navate e due campate su colonne e coperto da volte a crociera non costolonate. Le colonne centrali e le semicolonne che sorreggono le volte sui muri laterali sono dotati di interessanti capitelli.
I capitelli delle colonne hanno decoro vegetale e sono ricoperti da rilievi stilizzati e molto definiti.
Una palmetta con foglie che si sviluppano in volute e sormontata da una stella decora uno dei capitelli delle semicolonne.
Sul capitello opposto due draghi si affrontano; al di sopra due protomi umane.
Sui capitelli dei pilastri dell'arco di accesso alla chiesa si muovono dei draghi serpentiformi, che in un caso emettono palmette dalle fauci, nell'altro hanno le code che si trasformano in tralci.
Un solo arco consentiva l'accesso alla chiesa dal nartece; in epoca barocca sono stati aperti anche gli archi laterali ed è stata snaturata completamente la chiesa.
Sotto il presbiterio rialzato si estende la cripta su colonnine dai semplici capitelli. La spazialità è ora modificata dal pavimento rialzato rispetto al livello originario,
L'abisidiola sinistra ancora conserva affreschi quattrocenteschi raffiguranti Cristo Giudice tra santi vescovi.
A poca distanza dall'abbazia si può osservare un interessante oratorio, a navata unica e con ampia abside semicircolare.
Interessante è l'abside che, pur costruita in maniera grossolana, evidenzia l'utilizzo di tutti gli strumenti a disposizione (alternanza di materiali, archetti pensili in cotto) per decorare la parte più importante dell'edificio.
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