Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


La rocca di Acquaviva Picena
La possente rocca di Acquaviva Picena risale nel suo nucleo centrale all'opera della famiglia degli Acquaviva che agli inizi del XIV secolo dovettero ristrutturare strutture difensive preesistenti. Distrutta nel 1447 da parte dei Fermani, la rocca fu ricostruita intorno al 1474 forse sotto la guida del magistro fiorentino Baccio Pontelli che costruì tra il il 1479 ed il 1491 la rocca di Senigallia per Giovanni della Rovere.
La rocca ha pianta quadrilatera irregolare; ai vertici la struttura è rafforzata da torrioni di cui due a pianta pentagonale ed uno quadrata. Impressionante è quello centrale per l'altissima scarpa sormontata da una struttura a caditoie.
Il quarto spigolo del quadrilatero è protetto da un torriore a pianta circolare, il mastio, che è stato dotato a più riprese di feritoie adatte all'uso delle artiglierie.
Una via sopraelevata conduce all'ingresso principale del castello, al livello del cortile, posto sotto il diretto controllo del mastio.
Attualmente l'accesso alla rocca avviene attraverso una porta secondaria, una postierla, ricavata in una delle torri pentagonali.
Un corridoio è ricavato nello spessore della muraglia. Ad intervalli regolari si aprono delle profonde cavità utilizzate come postazioni di tiro per le artiglierie.
Alla fine della salita si giunge al cortile principale su cui sporge il mastio. Alla destra si trova l'ingresso un tempo dotato di passaggio levatoio. Al centro del cortile si trova il pozzo.
All'interno del mastio si trovano due locali voltati sovrapposti nel perimetro dei quali si aprono le postazioni delle artiglierie.
Nel cortile sporgono le parti posteriori delle torri che si presentano aperte su vani voltati ad ogiva.
Ritorno alla pagina precedente