Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


La badia di S. Pietro al Conero a Sirolo
La badia di San Pietro al Conero viene fondata nel 1038 anche se nelle sue parti ancora romaniche si riflettono i lavori di ampliamento e abbellimento eseguiti nel 1203. Successivamente, a seguito di un incendio, la copertura a volte originaria venne sostituita da capriate e la facciata ricostruita.
La navata è costituita di quattro campate sostenute da colonne e pilastri polistili alternati. In corrispondenza di questi ultimi le semicolonne che originariamente sostenevano la volta salgono sino al soffitto.
I capitelli della navata risalgono alla ristrutturazione del 1203 e sono generalmente delle rielaborazioni schematiche del capitello corinzio.
Le foglie assumono la forma di lingue sulle quali il trapano disegna le venature.
In un caso viene ripreso lo schema semplificato della foglia di acanto spinoso.
In altri casi il disegno superficiale delle foglie perde quasi completamente l'aspetto organico.
Interessante è l'effetto di questo capitello formato da due ordini di foglie piegate.
Altri capitelli assumono un'originale forma a lobi, all'interno dei quali si trovano grandi fioroni ed uccelli.
Alcuni capitelli generalmente più grossolani hanno anche alcuni aspetti figurati, come in questo caso dove teste umane prendono il posto delle volute.
O questo decorato da una coppia di sirene bicaudate.
Il capitello più complesso presenta sulle facce dei serpenti addentati da esseri mostruosi dai corpi serpentiformi attorcigliati e dalle teste scimmiesche.
La cripta è a sette navate e a tre campate su pilastri e colonnine. E' accedibile attraverso due scalette dalle navate laterali della chiesa ma anche da una porta esterna sulla destra in quanto la chiesa sorge direttamente sulla roccia.
Alcuni dei capitelli,a decoro vegetale stilizzato, possono essere fatti risalire alla prima fase costruttiva della chiesa.
Altri hanno una fattura che maggiormente richiama i capitelli delle navate della chiesa superiore.
A quelli a decoro vegetale si affiancano quelli a lobi, con decoro solo vegetale (si notino i gigli di riempimento)...
...e quelli in cui i lobi sono riempiti scon scene di lotta tra serpenti e quadrupedi scolpiti in maniera molto essenziale.
Uscendo dalla cripta ci si trova lungo il fianco destro della chiesa dove si apre la porta che originariamente dava accesso al chiostro.
Il portale, molto frammentario, presenta un piedritto decorato con un tralcio vegetale nei cui meandri si distribuiscono uccelli e serpenti. La fattura del rilievo lo fanno risalire all'XI secolo.
La doppia ghiera dell'archivolto è invece decorata di nastri attorcigliati in maniera disordinata (quella esterna) e di un tralcio vegetale (l'interna).
Al di sopra del portale si trova un'interessante loggetta cieca su pilastrini che prosegue nella usuale fascia ad archetti lungo la linea di gronda. Lo stesso nel muro della navata centrale.

I muri sono spartiti da lesene piatte e, in un caso, da una semicolonna ormai scomparsa e della quale rimane solo il capitello

Ritorno alla pagina precedente