Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


Santa Maria a Piè di Chienti
Esistente almeno dal 936 come possedimento dell'abbazia di Farfa, la chiesa dell'abbazia di Santa Maria fu estesamente ricostruita sotto la direzione dell'abate Adenolfo a partire dal 1125. Interventi succedutisi dei secoli successivi hanno poi parzialmente modificato la struttura della chiesa che costituisce uno dei monumenti più importanti del romanico italiano.
La chiesa ha una struttura a tre navate; le pareti laterali sono scandite da lesene e sono coronate da una sequenza di archetti sormontati da una cornice a dentelli.
La facciata e le pareti delle navatelle sono opera di ricostruzione avvenuta nel '700. Una sorta di piccolo transetto si inserisce nella parte orientale delle navate: si tratta forse della parte inferiore di un campanile ora scomparso.
La parte pià importante della chiesa è il prospetto orientale caratterizzato da un deambulatorio demianulare con tre absidiole radiali.
Il corpo centrale ha una accentuata verticalità mentre tutta la superficie è scandita da paraste collegate da archetti pensili.
Nell'interno a tre navate risulta subito evidente il secondo piano di calpestio che a metà navata divide l'alzato. Si tratta di un'aggiunta Quattrocentesca che generà una sorta di cripta rialzata.
Una serie di colonne sostiene il tetto della cripta voltata a crociera. Sul fondo sette colonne delimitano lo spazio del deambulatorio.
Sul lato esterno si notano le absidiole a le nicchie ricavate nello spazio intermedio; pesanti archi trasversali sostengono le volte delle campate del deambulatorio.
Un matroneo percorre la copertura delle navatelle; delle paraste salgono fino al soffitto dove sorreggono le capriate.
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