Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


SS. Vincenzo e Anastasio ad Ascoli
La chiesa dedicata ai santi Vincenzo ed Anastasio risale nella forma attuale agli inizi del XIV secolo. A partire dal 1306 la chiesa originaria è stata ampliata in modo da avere tre navate ed è stata allungata fino ad inglobare il campanile. Le caratteristiche architettoniche e in particolare la facciata a riquadri (64 originariamente affrescati) rimandano al romanico aquilano confermando la persistenza di stilemi romanici sino al periodo gotico innoltrato.
L'archivolto è costituito dalla giustapposizione di elementi toroidali e di altri decorati a palmette e puntoni; all'esterno una larga ghiera presenta un tralcio vegetale che fuoriesce dalla bocca di piccoli draghi alle estremità e di un mascherone al vertice.
Alle estremità della ghiera due leoni: quello di destra è raffigurato in atteggiamento protettivo nei confronti di un cucciolo.
Al centro della lunetta sono inserite tre statue (la Vergine col Bambino e due santi) che sono anche menzionati nell'iscrizione che ne chiede l'intercessione a favore dei benefattori della chiesa e di tutti i fedeli che vi entrano.

Le statue risalgono come tutto il portale all'inizio del XIV secolo; si tratta di rappresentazioni frontali, rigide, di carattere provinciale.

Il lato destro evidenzia come il campanile preesistente sia stato inglobato nel prolungamento della navata.

Le bifore con colonnine e capitello con pulvino risalgono probabilmente alla chiesa precedente.

Sul lato sinistro si apre un altro portale il cui archivolto è ad arco a tutto sesto leggermente sorpassato.

Il prospetto posteriore è caratterizzato da un'abside poligonale.

L'interno è a tre navate su ampie arcate longitudinali ed a singola abside.

Le monofore hanno un ampio strombo che diventa gradinato nella parte inferiore.

Al di sotto del presbiterio si apre una cripta risalente al VI secolo e caratterizzata da una cavità rettangolare coperta a capanna su cui si innesta un piccolo locale il cui accesso è sostenuto da una tozza colonna con capitello retrtangolare.
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