Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


Santa Maria del Canneto a Roccavivara
Già ricordata nel VII secolo, la chiesa di S. Maria sorge sul sito di una villa romana del III-IV secolo. La chiesa attuale, pur restaurata, costituisce uno dei meglio conservati esempi di arte romanica mel Molise tra il XII ed il XIII secolo.
L'edificio, costruito in blocchi di pietra perlopiù lasciati grezzi, è basilicale senza transetto con il prospetto orientale caratterizzato da tre absidi.
Sul fianco destro si inserisce il campanile che ha una parte terminale aperta da due ordini di trifore ogivali e coronata da una merlatura.
Lapidi e sculture classiche soo state riutilizzate nella base del campanile.
La semplice facciata a doppio spiovente è caratterizzata da un semplice portale e da un piccolo oculo.
Il portale ha una lunetta scolpita con un rilievo piatto e grossolano raffigurante un Agnus Dei ed un leone alato circondati da facce umane; l'archivolto è decorato con un tralcio ricco di grappoli.
L'interno è a tre navate su colonne (sostituite da pilastri nelle prime quattro campate a sinistra)con copertura lignea. A sinistra spicca un singolare ambone a cassa su quattro colonne allineate.
I capitelli delle colonne sono di tipo cubico o derivati dal modello corinzio.
Le foglie ed i caulicoli sono resi in modo grossolano, delle faccine sporgono casualmente dalle superfici dimostrando che la struttura organica del capitello corinzio non è più compresa.
Uno dei capitelli è costituito da una base di colonna recuperata.

Un capitello erratico rozzamente scolpito è utilizzato come base del leggio.

La fronte dell'altare è costituito da un rilievo raffigurante l'Ultima Cena, assai consunto e che può essere fatto risalire al VII secolo.
L'oggetto di arredo più interessante è l'ambone, costituito da un cassone rettangolare allungato che poggia su quattro colonne ed è addossato ai pilastri di sinistra. Una scritta sull'arcata destra lo data al 1223: "ANNO DOMINI MILLESIMO DUECENTESIMO VIGESIMO TERTIO".
La fronte della cassa è decorata con un altorilievo ad arcate sotto le quali si trovano sei monaci in diversi atteggiamenti. A sinistra si vedono un diacono col Messale, un abate ed un suddiacono con l'incensiere.
I tre monaci di destra sembrano rappresentare il lavoro, la preghiera e la benedizione. Le figure di sinistra rappresenterebbero pertanto la vita liturgica del monastero, quella di destra la vita monastica.
Le figure dimostrano una discreta padronanza delle forme anche se appaiono rigide, scarsamente caratterizzate nonostante l'attenzione alla raffigurazione dei dettagli.
Alcune singolari lastre completano la decorazione dell'ambone. Sulla destra una figura mostruosa dalla testa femminile e dal corpo alato di drago.
Sul lato sinistro, al di sotto di una lastra raffigurante un tralcio di vite, si osserva il rilievo dove un'altra figura mostruosa afferra un leone per la coda.

Lo stile di queste lastre convalida la teoria che l'ambone sarebbe il risultato dell'aggregazione di materiale scultoreo di varia provenienza.

Le quattro massicce colonne sono dotate di interessanti capitelli.
Sopra un astragalo a corda si sovrappongono livelli di foglie ora rigide, ora dai movimenti sinuosi. In un caso, un drago con una testa e due corpi aggredisce un uomo.
Le cornici della cassa sono decorate in maniera molto varia con temi vegetali, come anche il leggio la cui parte inferiore presenta due larghi fioroni.
Il monastero sorge sul sito di una villa tardo-romana. Gli scavi aperti a sinistra della chiesa mostrano i resti dei magazzini: in epoca medievale l'area è stata usata anche come luogo di sepoltura come dimostrano le due tombe scoperte.
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