Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


San Giorgio a Petrella Tifernina
La chiesa di San Giorgio si trova alla sommità del centro storico d Petrella. Secondo quanto riportato nell'iscrizione della lunetta, l'edificio è stato consacrato nel 1221 ed è opera di un maestro Epicidio. Una serie di restauri ha riportato la chiesa all'aspetto romanico, con alcune scelte discutibili come la ricostruzione del campanile.
La facciata è a doppio spiovente; al centro si apre il grande portale a pseudo-protiro che ne costituisce la caratteristica più importante. La lunetta e gli archivolti sono ricoperti di rilievi piatti a motivi vegetali e figurati.
All'ordinata rappresentazione dei tralci e degli intrecci di nastri, si affianca, soprattutto nella lunetta, una disordinata rappresentazione dei temi figurati.
La lunetta raffigura insieme le scene in cui Giona viene ingoiato e rigettato dalla pistrice.

Nei vuoti rimasti vengono inseriti un serpente ed un Agnus Dei che non hanno diretta relazione con il tema principale.

La ghiera interna presenta una decorazione a nastri intrecciati; i nastri vengono emessi dalle bocche di piccoli draghi alle estremità. L'architrave è decorata da un girale vegetale.
Pià complessa è la decorazione della ghiera esterna dove i girali si affiancano a scene figurate con animali ed alla curiosa raffigurazione di un uomo ingoiato da un mostro affrontato da un guerriero.
Tra il protiro ed il vertice del tetto si apre un'ampia monofora decorata con una ghiera a girali di varia fattura.
La linea degli spioventi del tetto è decorata da archetti che sottendono maschere apotropaiche ed elementi sferici, simbolo di abbondanza.
Questi temi di natura popolare trovano spazi nella decorazione di questa chiesa periferica.
Il fianco sinistro, che prospetta in un cortile, presenta una porta con architrave ed archivolto decorati a girali e con una lunetta affollata di animali distribuiti disordinatamente dello spazio disponibile.
Vicino al portale si puà osservare un rilievo raffigurante S. Giorgio che uccide il drago.
Sul lato orientale si apre una monofora decorata con nastri intrecciati sui piedritti e con tralci vegetali sul blocco dell'archivolto. All'altezza dell'imposta di questo, un rozzo rilievo raffigura due animali affrontati.
Altri rilievi sono inseriti nella muratura, come questo che raffigura due pavoni che si abbeverano ad un cantaro.
Sul fianco destro si apre un altro portale con pseudo-protiro ed alcune monofore decorate da rilievi.
L'architrave è decorata da girali mentre la lunetta presenta un Agnus Dei circondato da pesci ed un pavone mentre sembra essere aggredito da una lepre.
Su questo lato le decorazioni scultoree sono eseguite in pietra nera, contrastante rispetto alla muratura.
Il prospetto posteriore presenta due absidi visibili, la terza è nascosta dalla sacrestia, scandite da semicolonne e coronate da archetti.
L'interno è a tre navate su pesanti pilastri polistili forse previsti inizialmente per una copertura a volte; archi trasversi delimitano e campate delle navatelle.
I pilastri sono dotati di interessanti capitelli d varie tipologie.
Elementi vegetali stilizzati vengono utilizzati per creare schemi decorativi molto vari.
Uno di questi è coperto da larghe foglie scolpite con grande naturalezza.
Capitelli di tipo corinzio reinterpretati e sormontati da rilievi con animali.
Sirene e volatili sono i soggetti di altri capitelli figurati.
Uno dei capitelli più interessanti presenta due uomini nudi appesi ai lati di una testa di toro: si tratta dell'unico caso in cui viene mostrata attensione all'effetto plastico.
Alcuni capitelli sono a cuscino con facce semicircolari scolpite.
Altri capitelli a campana rovesciata con decorazione costituita da soggetti animali all'interno di tondi raggiati.
Le colonne poggiano su alti basamenti.

Sul lato opposto un arco trasversale è sorretto da una colonna a sezione quadrata.

La base presenta un divertente rilievo raffigurante un uomo schiacciato sotto il peso della colonna.
Rimane da segnalare l'acquasantiera ricavata da un unico blocco di pietra e decorata di girali ed una lastra murata scolpita con tralci vegetali intrecciati.
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