Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


La cattedrale di Asti
Risalente agli anni 1309-54, la cattedrale di Asti è un edificio che riassume in se le caratteristiche del gotico piemontese. La facciata è a saliente interrotto ma si nota subito che l'altezza delle navate laterali è vicina a quella della navata centrale anticipando la spazialità "a sala" dell'interno.
La parte inferiore è aperta da tre portali di cui quelli laterali presentano delle ghimberghe che sottendono archivolti leggermente acuti.

La lunetta, ora vuota, contiene il profilo di un arco trilobato in laterizio. Tutta la struttura dei portali è in laterizio a meno dell'architrave e dei capitelli.

Molto più elaborato è il portale centrale a due luci divise da un trumeau e sormontato da una ghimberga ad arco trilobato probabilmente quattrocentesca. Al di sotto dell'archivolto, la lunetta è occupata da un arco trilobato con rosoncino centrale; le due luci di accesso sono a loro volta coronate da archi trilobati.
I capitelli dei portali sono in pietra. Ad una sequenza di santi nella parte interna si affiancano all'esterno due capitelli raffiguranti l'Ascensione a sinistra e l'Incoronazione della Vergine a destra.
Al di sopra dei portali si aprono tre rosoni e tre altre piccole finestre di cui quella centrale a croce.
Un ricco coronamento a fasce multiple a losanghe ed archetti pensili incrociati di materiali contrastanti decora la sommità della facciata.
Il fianco destro è caratterizzato da coppie di alte monofore racchiuse tra i pesanti contrafforti che bilanciano la spinta della copertura delle navate.
L'abside del braccio del transetto destro mantiene la stessa struttura della navata con una singola finestra tra ogni coppia di contrafforti.
Molto bello ed elegante è l'effetto generato dall'accostamento di pietra e laterizio nella struttura delle monofore.
Sul fianco destro si apre un ricchissimo atrio gotico risalente al 1470 circa. Al di sopra di un arco di accesso leggermente acuto, si innalza un piano decorato da un arco trilobato che sottende la statua del Redentore all'interno di una nicchia coperta da una cuspide.
Il portale di accesso alla chiesa riprende la struttura del portale principale di facciata, a meno dei piedritti che sono costituiti di fasci di colonnine a materiali alternati contrastanti.
Il motivo a scacchiera continua sui muri dell'atrio: due nicchie sono sormontate da un arco e da una loggetta cieca.
Una cupola a padiglione su sottili costoloni ricopre l'atrio.
Il bellissimo atrio raccoglie influenze italiane più che francesi nell'arco trilobato di tipo veneziano e nell'esaltazione del contrasto cromatico.
Al termine del coro si eleva il poderoso campanile romanico, risalente al 1266.

Caratteristiche tipiche dei campanili romanici dell'Italia settentrionale sono la divisione in piani mediante fasce marcapiano decorate e sottolineate da archetti pensili e la bipartizione delle specchiature così ottenute mediante lesene piatte.

Ogni partizione è poi aperta da finestre monofore, nel nostro caso, che diventano via via più ampie con l'altezza.

La navata della chiesa poggia su altissimi pilastri polistili assumendo una conformazione "a sala".
La chiesa è completamente ricoperta di affreschi settecenteschi. La luminosità originaria è anche falsata dalla chisura di alcune finestre, come quelle del transetto destro.
All'incrocio di navata e transetto si innalza il tiburio su pennacchi.
All'interno sono conservate due acquasantiere una delle quali, probabilmente risalente al XII secolo e ricavata da un capitello, è decorata di teste umane ed animali negli angoli.
La seconda, decorata di eleganti animali reali ed immaginari affrontati, è datata 1229.
All'inizio della navata sinistra, su un piattaforma rotonda di tre gradini, si trova l'acquasantiera che i rilievi fanno risalire alla fine del XIV secolo.
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