Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


Santa Giustina a Sezzadio
Fondata secondo la tradizione da re longobardo Liutprando, la chiesa venne ristrutturata all'inizio dell'XI secolo dal marchese Otberto che ne associò un monastero benedettino. L'abbazia conobbe grande ricchezza nel XIV secolo per decadere progressivamente in seguito. Fu restaurata radicalmente nel 1956.
La costruzione è quasi completamente in laterizio. La facciata, tripartita a salienti interrotti, è scandita da una serie di strette lesene piatte che salgono sino alla fascia di archetti che corona la sommità.

Nella prima metà del XV secolo al di sopra della prima campata occidentale della chiesa venne costruita la torre, oggi assai rimaneggiata.

La parte superioredelle pareti della navata centrale mantengono, sul lato meridionale, la scansione a lesene vista in facciata anche se il coronamento ad archetti è stato sostituito da una cornice a mattoni nel XV secolo, quando vennero costruite le volte interne.
Sul lato settentrionale la parete è stata completamente rifatta con l'inserimento di contrafforti, pinnacoli ed una cornice ad archetti intrecciati.
La chiesa è caratterizzata dal numero estremamente ridotto di finestre.
Il transetto sporge notevolmente in pianta dalla linea delle navate e costituisce un enorme blocco parallelepipedoda cui emergono ad Est le tre absidi.
Tutta la sua superficie conserva la rete di lesene piatte ed il coronamento di archetti.
Il coronamento delle absidi è completato, sopra gli archetti, da fregi a denti di sega e dentelli.
L'interno è atre navate originariamente coperte da capriate sostituite da volte costolonate nel XV secolo.
Fanno eccezione le prime due campate occidentali che conservano le capriate in quanto nel XV secolo la chiesa venne accorciata in quanto la popolazione monastica si era notevolmente ridotta.
Per consentire l'edificazione delle volte ai pilastri, originariamente rettangolari con semicolonne assiali, vennero aggiunte le semicolonne verso le navate.
Durante i restauri sono state rimosse le volte del transetto settentrionale mettendo in evidenza un fregio dipinto prospetticamente raffigurante busti di santi al di sotto di una serie di archetti su mensole.
All'incrocio della navata meridionale con il braccio del transetto sono osservabili due lati di una torre inglobata negli ampliamenti della chiesa avvenuti all'inizio dell'XI secolo.
La parte centrale del presbiterio è rialzato sopra una cripta cui si accede dal transetto meridionale. Una stretta finestrella permettono la visione dell'interno della cripta dalla navata.
La cripta è un ambiente rattangolare absidato le cui volte poggiano su sei colonne libere e su semicolonne addossate.
I tratti di muro tra le semicolonne sui lati meridionale e occidentale sono scandite da archi ciechi su lesene; questa caratteristica e l'ampio uso della tecnica a spinapesce fa pensare che la cripta sia parte della chiesa del 1000.
Il pavimento è quasi completamente ricoperto di un mosaico bianco e nero ad intrecci, disegni geometri e fioroni.
Nel mosaico si trova la scritta riguardante Otberto, reparator et ornator della nuova chiesa.
Le absidi sono ancora ricoperte da estesi affreschi tardogotici (prima metà del XV secolo).

Nel catino absidale il Cristo Giudice è affiancato dalle scene raffiguranti gli eletti e i dannati.

Nei registri sottostanti sono raffigurate scene mariane e cristologiche; i livelli sono separati da finte mensole raffigurate con effetto tridimensionale.
A sinistra dell'abside un cavaliere in armatura è raffigurato in atteggiamento di preghiera.

Su un altro affresco un elegante angelo annunciante è sormontato da eleganti architetture gotiche.

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