Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


Cattedrale di Santa Maria Icona Vetere a Foggia
Della chiesa edificata a partire dal 1172 per munificenza del re di Sicilia Guglielmo il Buono rimangono unicamente i muri perimetrali sino alla cornice del primo ordine di archi e la cripta in quanto dopo il terremoto del 1731 venne ricostruita in forme barocche. La dedicazione della cattedrale deriva dal ritrovamento della Icona Vetere, immagine miracolosa raffigurante la Madonna col Bambino.
La parte inferiore della facciataè percorsa da cinque archi di cui quello centrale, più ampio, contiene il portale. La parte superiore, in parte ancora leggibile, era caratterizzata da un rosone racchiuso da un'arcata monumentale a sesto spezzato ricadente su coppie di colonnette.
Gli archi laterali racchiudono due bifore su colonnetta contenute in una cornice a doppia ghiera e due profondi oculi delimitati da cornici a dente di sega disegnati ad intarsio. L'accentuato cromatismo delle decorazioni è una delle caratteristiche di questo edificio.
I capitelli delle lesene e delle paraste angolari sono finemente scolpite riprendendo i capitelli corinzi. Nel caso delle paraste le coppie di semicapitelli che costituiscono la decorazione dei lati presentano teste umane in corrispondenza degli abachi.
L'arcatura prosegue anche sui fianchi esterni. Sul Nord sono degni di attenzione due semicapitelli con testine dai caratteri regali.
Sul lato opposto si apre l'unica porta superstite, quella di S. Martino, sottolineata da un elegante arco a sesto acuto.
Il portale ha un archivolto a profilo esterno sorpassato che racchiude le figure della Madonna tra Angeli. Al di sopra, sotto il Cristo in trono tra angeli, si riconosce un rilievo raffigurante S. Martino. Degno di interesse è lo stile francesizzante di questi rilievi.
Sorprendente è il cornicione "fiammeggiante" che divide i due registri della facciata, ricoperto con rilievi a notevole aggetto nei quali si ritrovano influssi gotici, ma anche prelievi dalla scultura troiana, da quella abruzzese, dai bronzi antichi, dall'oreficeria.
Pur tenendo conto di alcune integrazioni, il realismo di alcune figurazioni ricorda le droleries gotiche mentre i fioroni che sporgono con energia dal fondo richiamano le decorazioni di alcuni pulpiti abruzzesi.
Di notevole valore plastico e naturalistico sono le due figure, un giovane ed un vecchio, ritratti nudi mentre sono aggrediti da due serpenti.
La cripta a tre navate su basse colonne è ricoperta da volte a crociera gotiche. I ricchi capitelli sono opera di Nicola Bartolomeo da Foggia e risalgono al XIII secolo.
Non molto distante dalla cattedrale, sull'edificio che ospita i Musei Civici è stato applicato un portale romanico proveniente dal palazzo di Federico II, eretto nel 1223.
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