Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


Il duomo di San Corrado a Molfetta
Come tanti esempi pugliesi, il duomo di Molfetta sorge sul limite del mare quasi ad estendere la sua protezione non solo al borgo ma anche alle navi che solcavano le acque prospicenti. In passato la scogliera si trovava direttamente a ridosso della chiesa e solo nel 1925 vennero costruite le attuali ampie banchine. Si ignora la data di fondazione della chiesa che comunque risale alla seconda metà del XII secolo. Nei secoli successivi vennero costruite le cappelle gentilizie che circondano l'edificio, solo in parte abbattute nei restauri moderni.
Estremamente suggestiva è la vista della fiancata settentrionale rivolta verso il mare aperto. Si rileva la caratteristica architettura dell'edificio che unisce la struttura delle tre cupole in asse, comune nelle chiese rurali pugliesi, con elementi tratti dal cantiere del S. Nicola di Bari quali le torri absidali la cui base è racchiusa dalla parete orientale.
Le cupole sono nascoste da strutture coperte da piramidi di altezza diversa. Interessante quella occidentale, affiancata da elementi triangolari che dissimulano le trombe come nelle architetture selgiuchidi.
Due cappelle gentilizie erette nel primo Quattrocento ancora nascondono parzialmente il fianco. Queste strutture conservano ancora caratteristiche tardoromaniche
La parte non interessata da strutture addossate è decorata con archi intrecciati di sapore orientale. Molto belle sono le mensole su cui ricadono gli archi. Protomi umane ed animali sono ricoperte da foglie rigogliose che ne costituiscono quasi dei copricapi.
Gli archi proseguono sulla parete orientale, difficilmente osservabile perchè addossata alle costruzioni vicine, che racchiude le basi delle torri e le absidi.
Un singolo finestrone si apre al centro della facciata orientale, affiancato dalle consuete colonnine su leoni stilofori.
Le due torri orientali che sorgono ai lati dell'abside principale sono state ricostruite nella parte sommitale nel XVII secolo.

Il fianco meridionale è quasi totalmente nascosto la Palazzo Vescovile. In una piccola piazzetta vi si apre un ingresso dotato di portale dalla lunetta scolpita.

La facciata occidentale è di ripristino e non ha alcun elemento di interesse. Rimangono due cappelle gentilizie absidate ai lati dell'ingresso.
L'interno è costituito da tre campate coperte da cupole affiancate da navatelle coperte a semibotte. Per prima fu costruita la campata orientale mentre le altre due seguirono sopo un'interruzione dei lavori. La pianta irregolare dimostra che i costruttori incontrarono difficoltà progettuali che modificarono in parte il progetto originario.
La cupola orientale ricade su un'imposta decorata con archetti pensili. Tramite quattro ampi pennacchi è sorretta da possenti archi su semicolonne.
Gli archetti ricadono su peducci scolpiti con elementi vegetali e figurati in rilievo accentuato per renderli maggiormente visibili nella penombra. Sul lato Nord si nota il rilievo raffigurante la Madonna col Bambino.
Tre absidi di cui quella centrale molto più ampia si innestano nel muro orientale con un semplice rincasso.

Le altre due cupole hanno un'imposta meno accentuata e ricadono su trombe sferiche.

La prima coppia di pilastri si appoggia su alti plinti che forse dimostrano che in origine venne costruita una cripta sotto il presbiterio. Non è certo se questa cripta venne effettivamente completata per essere distrutta nel XV secolo.
Le navatelle sono coperte da volte a semibotte che ricade su cornici aggettanti. Queste volte non hanno qui alcuna funzione statica in quanto le cupole racchiuse all'interno di tamburi non richiedono contrafforti.
I pilastri sono costituiti da semicolonne addossate arricchite da bei capitelli con decoro prevalentemente vegetale ed a nastri intrecciati.
Pochi gli elementi figurati, che spuntano dai tralci come queste due teste umane, forse i ritratti dei feudatari locali, un angelo, grifoni ed uccelli in composizione simmetrica.
Molto belle le mensole a testa leonina coronata da due ordini di foglie, quasi fossero un copricapo.
Tra i pochi oggetti dell'arredo liturgico medievale rimane il ciborio, conservato in una delle cappelle laterali, ed il rilievo raffigurante il Pantocratore risalente al XIV secolo e riutilizzato nell'altare.
Al XII secolo risale il rilievo del "Moro" che sorregge l'acquasantiera.
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