Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


Santa Maria Maggiore a Barletta
La chiesa di S. Maria a Barletta venne edificata in fasi successive dalla seconda metà del XII secolo al XVII secolo e tutte contribuiscono significativamente a comporne l'aspetto attuale. La fase più antica è quella corrispondente alla parte occidentale, la più alta, che costituiva la navata della prima chiesa edificata negli ultimi decenni del XII secolo. Alla navata si univa un transetto triabsidato non aggettante.
Del prospetto del XII secolo rimane la struttura a spioventi interrotti ed un interessante insieme di sculture che si trovano nei portali laterali e in numerosi altri punti del perimetro esterno dell'edificio che già nel XIII secolo venne modificata. Entro il 1262 la facciata venne rialzata per consentire la costruzione dei falsi matronei interni e vennero inseriti il rosone e la monofora sottostante.
L'archivolto del portale sinistro è scolpito con un tralcio abitato i cui estremi sono tenuti da un centauro bicorpo posto nella chiave. Agli estremi l'arco ricade su mensole raffiguranti una sfinge ed un leone, consunti ma ancora potentemente plastici
Il secondo portale ha un archivolto istoriato di maggiore interesse per la varietà delle scene raffigurate.

A sinistra l'arco poggia su una mensola su cui sono raffigurati un uomo in lotta con una fiera. Al di sopra un uomo armato di lancia è salutato dal suo cane.

La seconda scena mostra un uomo che uccide con la spada una fiera che sta aggredendo una figura avvolta in un mantello con cappuccio.
La scena successiva è di difficile interpretazione: un uomo forse armato di bastone, un secondo uomo che cera di attirare l'attenzione di un cavaliere che sta andando verso una figura mostruosa...
Affascinanti ma oscure anche le scene successive. Sansone, un'aquila, una figura femminile che dorme su un maiale e che successivamente aizza un cane verso il maiale stesso, un uomo con una lancia di fronte ad un'essere dalla testa di lupo.
Chiude la sequenza un cavaliere che suona il corno. La mensola destra raffigura due esseri scimmieschi nell'atto di suonare dei tamburi.
Alcuni frammenti dello scomparso portale centrale sono murati all'interno. l'Ultima Cena e l'Entrata in Gerusalemme testimoniano un'influenza francese.
Alla prima fase risalgono anche le belle mensole delle finestre inferiori del fianco destro. Si apprezza da questa vista la notevole elevazione della navata.
Sul fianco destro è murato un altro archivolto percorso da girali che racchiudono interessanti soggetti.
Numerosi altri rilievi sono distribuiti sui muri esterni della chiesa, alcuni con soggetti esotici come questo guerriero con una scimmia.
Nel corso del XIII secolo vennero aggiunti la monofora centrale dalla lussureggiante decorazione vegetale ed il rosone attorniato da mensole con animali.
Sempre nel XIII secolo venne aggiunto sul fianco sinistro il campanile. Secondo un modello campano (Caserta) ripreso nella cattedrale di Trani, il campanile è costruito su un arcone posto attraverso la via principale che dal porto conduce al centro della città.
Nel 1307 prese l'avvio il progetto di ampliamento della chiesa a partire dalla parte absidale che assunse la struttura con deambulatorio a cappelle radiali. Nel frattempo la parte occidentale rimaneva aperta. Il progetto rimase incompiuto e le due sezioni vennero unite nel XVIII secolo con l'aggiunta di campate che esternamente vennero coperte da tetti a piramide.
La parte inferiore della sezione occidentale dell'interno è quella relativa alla prima chiesa del XII secolo: tre navate su colonne che reggono archi longitudinali a doppia ghiera e dotate di bei capitelli scolpiti.
I capitelli sono di due tipologie principali: a due zone con la parte superiore occupata da figure animali plasticamente scolpiti e compositi, in taluni casi con alti abachi classici.
Nel XIII secolo la navata venne rialzata con l'aggiunta di un livello di finti matronei su influenza di S. Nicola a Bari.
La navata e la nuova parte absidale gotica vennero unite da una serie di campate su pilastri coperte da volte costolonate seguite nel XVIII secolo.
L'abside è coperta da una volta a vela con i costoloni della copertura che scendono sino a terra. Analoghe colonnine addossate salgono a formare le volte del dembulatorio sul quale si aprono cappelle radiali che riprendono la struttura dell'abside maggiore.
L'altare maggiore è coperto da un ciborio del XII secolo costituito da una cupoletta aperta da una loggia su colonnette poggiante su una sezione tronco-piramidale che a sua volta è sorretta dal baldacchino su colonne.
I pregevoli capitelli a traforo rimandano ai cantieri dell''"area del Tempio" di Gerusalemme.
Nella navata si conserva un ambone probabile opera di ripristino la cui cassa è sorretta da sei colonne dagli interessanti capitelli.
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