Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


SS. Trinità di Saccargia
Isolata in un luogo suggestivo, la chiesa di SS. Trinità viene attribuita dalle fonti ai Camaldolesi che la costruirono intorno al 1116. La chiesa venne ingrandita tra il 1180 ed il 1200: in quell'occasione venne costruito il campanile, venne rialzata ed allungata la navata, venne elevata la facciata ed il portico nello stile pisano. Nel secolo scorso la chiesa venne ristrutturata con la ricostruzione di molte sue parti ed è pertanto difficile identificare quanto di originale ne resta.
Il prospetto occidentale è quello che ha subito la ricostruzione più accentuata. Non esiste una documentazione fotografica precedente che testimoni dell'aspetto originario del frontone mentre è certo che le due colonne del portico hanno preso il posto di due pilastri.
La parte superiore della facciata è divisa in due ordini da una cornice; due finte logge su colonnine ne scandiscno la superficie. Sotto gli archi si inseriscono ruote e losanghe gradonate decorate a tarsia secondo lo stile classicista pisano dell'inizio del XIII secolo.
I pilastri del portico sono decorati con bassi capitelli di cui quelli esterni sono scolpiti con plastici bovini accucciati; quelli interni presentano le classiche foglie uncinate pisane.
Originali sono parte delle ghiere degli archi raffiguranti animali che si inseguono; sulle colonne si trovano copie del capitello originale conservato all'interno.
Interessante è la struttura del portale principale, affiancato da semicolonne a conci bianchi e neri alternati rispetto a quelli del muro di fondo.
Il fianco sinistro mostra chiaramente la struttura muraria costituia da blocchi di pietra bianchi e neri disposti senza un ordine preciso e la cesura dovuta ai lavori di ampliamento della navata.
Il prospetto posteriore è caratterizzato da tre absidi lisce. Il campanile, della fine del XII secolo, è stato ricostruito nella sua parte superiore eprtanto non è possibile affermare se l'aspetto attuale riprende quello originario. Lo stesso vale per il frontone.
La chiesa ha una pianta a croce commissa (aula mononavata con transetto triabsidato), tipica di molte costruzioni monastiche.

Sul fianco sinistro si apre un ampio arco che dà accesso alla base del campanile.

Nell'abside centrale si conserva un importante ciclo di affreschi che viene riportato alla scuola toscana della fine del XII secolo.
Nel catino absidale, all'interno di una cornice a ruote, si trova Cristo entro una mandorla attorniato da angeli, arcangeli e serafini con sei ali.
Sulla fascia mediana del ciclo si trovano dodici Santi e la Madonna orante.

Nell'ordine inferiore si susseguono una scena con un personaggio inginocchiato di fronte a S. benedetto, l'Ultima Cena, il Bacio di Giuda, la Crocifissione, il Seppellimento e la Discesa agli Inferi.

Ampi arconi danno accesso ai bracci del transetto coperti da volte a crociera e sui quali si aprono le absidi laterali.

Dal transetto sinistro una porta ad arco (i capitelli d'imposta sono decorati con una fascia di archetti e da un cordone) dà accesso ad una cappella.

La cappelal ha una terminazione piatta ed è aperta da tre monofore. Il tetto è a crociera a conci neri e rossi disposti a formare una croce, probabile opera di restauro.
Ritorno alla pagina precedente