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SS. Trinità di Delia a Castelvetrano
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Della chiesa di Castelvetrano si ignora la data di costruzione anche se le caratteristiche architettoniche comuni con altre chiese palermitane la fanno risalire agli anni intorno al 1160. La pianta centrale ne evidenzia la derivazione da modelli bizantini anche se il paramento murario in piccoli conci di tufo rimandano ad esempi arabi.
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La struttura esterna dell'edificio evidenzia le caratteristiche interne. gli elementi che costituiscono in pianta la croce centrale si elevano al centro dei quattro lati di cui quello orientale è caratterizzato da tre absidi. Al centro, su un basso tiburio, si eleva la cupola, unico elemento che anche in origine era ricoperto di malta di calce, sabbia e mattone pesto.
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Su tutti i lati si aprono tre finestre ogivali di cui la centrale è più alta. Tutte sono circondate da una ghiera a doppio rincasso e da una cornice aggettante continua su tutto il perimetro.
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Al centro della facciata si apre un portale ogivale; sui muri laterali si aprono due altre piccole porte che dovevano avere un significato liturgico per il rito greco che si officiava nella chiesa.
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Una scalinata posta di fronte al fianco Sud conduce ad una cripta sotterranea pianta cruciforme che deve essere coeva alla chiesa in quanto la finestra che illumina il braccio Est si apre nell'abside centrale ad un livello più basso di quello del terreno.
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L'interno è caratterizzato da quattro colonne che sorreggono i quattro archi ogivali che delimitano la campata centrale coperta dalla cupola. Colonne più piccole sottolineano i punti di caduta degli archi delle absidi.
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I bracci della croce sono coperti a botte mentre le campate angolari, delimitate da archi che si dipartono dalle colonne, hanno copertura a crociera.
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La cupola si innalza su un tiburio ottagonale aperto da quattro finestre e delimitato negli angoli da nicchie gradonate.
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