Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


San Giovanni dei lebbrosi a Palermo
Mancando elementi documentari certi, gli storici in gran parte accettano la tradizione che data la costruzione della chiesa al 1071, durante l'assedio di Roberto il Guiscardo e del fratello Ruggero alla città di Palermo. La chiesa sarebbe pertanto la prima chiesa latina della città e prototipo per altre costruzioni. Dedicata a S. Giovanni, prende il nome da un lebbrosario che venne annesso alla chiesa. Tenuta dall'ordine Teutonico fino al XIV secolo, divenne in seguito proprietà dell'abazia della Magione.
La facciata della chiesa, che si caratterizza per la secca giustapposizione di volumi ben definiti, è preceduta da una torre, la cui base costituisce l'atrio di accesso, affiancato da una struttura che contiene la scala di accesso alla torre stessa. La parte superiore della torre è opera di ricostruzione arbitraria.

I fianchi non presentano scansioni architettoniche e sono aperti da finestre delimitate da una ghiera dal rincasso poco profondo.

Più movimentata è la parte absidale. Il transetto non è eccedente in pianta ed è costituito da tre volumi parallelepipedi di cui quello centrale a pianta quadrata sorregge la cupola in stile moresco. I due laterali costituiscono i bracci ed hanno una pianta rettangolare sviluppata in senso longitudinale. Completano l'insieme le tre absidi.
L'interno è a tre navate su pilastri ottagonali che sorreggono senza mediazioni gli archi longitudinali.
Le navate laterali sono molto più strette di quella centrale. Possenti pilastri composti sorreggono gli archi di accesso al presbiterio.
Il presbiterio è sopraelevato rispetto alla navata ed è coperto da una cupola su pennacchi gradonati.
Le colonne rincassate ai lati dell'abside principale hanno dei bei capitelli di stile classico ma probabilmente opera di maestranze arabe.
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