Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


Santa Maria dell'Ammiraglio a Palermo (la Martorana)
La chiesa di S. Maria dell'Ammiraglio venne fondata su di un terrapieno per volere di Giorgio d'Antiochia, Grande Ammiraglio del Regno di Sicilia sotto Ruggero II per ringraziare la Madonna per la protezione concessagli. La chiesa era già costruita nel 1143 e venne terminata nel 1185. Nel 1282 la chiesa fu la sede nella quale venne offerta la corona di Sicilia a Pietro d'Aragona dopo i Vespri. Nel 1435 venne ceduta alle monache benedettine del convento adiacente, fondato nel 1194 da Eloisa Martorana, da cui il nome con cui è comunemente conosciuta.

Le principali manomissioni avvennero a partire dal 1451 quando venne abbattuta la facciata Ovest e venne costruito nello spazio tra che la separava dal campanile una sorta di transetto dalla monumentale facciata barocca. Nel 1683 venne infine abbattuta l'abside centrale che venne sostituita da un più ampio cappellone a pianta quadrata.

Quasi nascosta dalla facciata barocca si osserva il corpo principale della chiesa originaria, a pianta cruciforme inscritta in un quadrato e tre absidi orientali. Ad Ovest si accostava un nartece interno, una facciata ed un atrio abbattuti per far posto al braccio trasversale che aveva lo scopo di dare alla chiesa una pianta a croce latina.

Caratteristici del periodo in cui venne edificato sono gli ampi archi a rincasso multiplo e profilo ogivale che racchiudono le finestre.

Dal profilo rettilineo del tetto sporge il tiburio ottagonale coperto da una cupoletta. Una cornice continua segue il profilo delle finestre riprendendo un motivo decorativo comune nelle chiese mediorientali.
Di fronte alla chiesa sorge un campanile originariamente staccato dala facciata. Un quinto livello che sorreggeva una cupoletta è crollato a causa di un terremoto del XVIII secolo.
I livelli superiori sono di grande eleganza. Le facce ospitano delle bifore slanciate mentre gli spigoli si arrotondano a formare contrafforti alleggeriti da colonne addossate.
Il secondo livello è aperto da ampie bifore contornate da una larga fascia a dentelli. Il piano inferiore è costituita dall'atrio da cui si accede alla chiesa attuale; tre archi ogivali con colonne addossate ne costituiscono le aperture.
Dall'ingresso si accede ad un vestibolo su otto colonne che sorregge il coro barocco; seguono due campate voltate a crociera decorate con affreschi del XVIII secolo; dalla campata successiva si entra nel nucleo originario della chiesa, a pianta quadrata con croce inscritta dalle coperture sorrette da quattro colonne.
Il fulcro della decorazione musiva è la cupola nel cui medaglione centrale si trova il Cristo Pantocratore in trono ed in atto di benedire. Intorno quattro angeli sono ritratti in posizione adorante.
Nel tamburo sono raffigurati i profeti mentre nelle nicchie negli angoli trovano posto gli Evangelisti. Ognuno dei quattro archi portanti contiene sette tondi con ritratti di santi.
I bracci della croce sono voltati a botte mentre quelli angolari sono coperte da crociere. Il braccio verso l'entrata è occupato da episodi della vita della Madonna cui è dedicata la chiesa. La Natività e...
...la Dormizione. La Madonna viene compianta dagli Apostoli mentre Cristo solleva l'animula della madre per porgerla a due angeli che la porteranno in cielo.
Le volte dei bracci trasversali sono occupate dalla raffigurazione a figura intera di otto Apostoli (Andrea e Pietro, Filippo e Tommaso, Paolo e Giacomo, Bartolomeo e Simone).
Nella quarta botte sono raffigurati gli arcangeli Gabriele e Michele, rivolti verso l'abside che in origine doveva ospitare la Vergine orante.
Nei catini delle absidiole sono raffigurati Anna e Gioacchino, genitori della Madonna.
Mentre le volte dei settori quadrati sono coperti con un cielo stellato, gli spazi lasciati liberi dalle raffigurazioni sono ricoperti con eleganti a soggetto vegetale.
Dell'arredo originale rimangono le transenne del presbiterio e parte del pavimento cosmatesco.
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