Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


La pieve di Santa Maria a Cellole
Si hanno notizie della pieve di Cellole a partire dal 1109, epoca a cui risalgono le parti più antiche della chiesa, in particolare l'abside. Alla fine del secolo risalgono le colonne mentre la facciata ed i muri perimetrali sono datati al 1238 da un'iscrizione murata a sinistra del portale.
La facciata è tripartita ed a forte sviluppo orizzontale, con una parte centrale poco accentuata in altezza. Sul lato destro della facciata, in corrispondenza della prima campata della navatella sorgeva il campanile. Le monofore laterali sono opera di ripristino.
Il portale ha un archivolto di tipo pisano con una ghiera esterna a dente di sega.
L'architrave è liscia e poggia su due imposte decorate a foglie lanceolate a sinistra, a nastri e volute a destra.
Sopra il portale si apre una bifora di bella fattura. Ai lati sono murate due protomi umane provenienti dalla fabbrica precedente.
L'interno è a tre navate su colonne se si escludono i due pilastri con colonne addossate posti dopo la quarta campata. La navata centrale termina sull'abside che costituisce la parte più antica ed interessante dell'edificio.
Il cilindro è scandito da archi ciechi i cui archivolti, lunette e mensole sono finemente scolpiti.
Non sembra che in corrispondenza delle mensole esistessero delle colonnette. Una sola colonna si trova a sinistra della finestra.
I capitelli sono cubici, con gli spigoli smussati nella forma di foglie piatte le cui volute talvolta si trasformano in testine umane. Rozzi rilievi figurati e geometrici trovano posto sulle facce.
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