Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


Le chiese degli Ordini Mendicanti a Siena
Con l'imponente abside dominante sul vallone di Fontebranda, la chiesa di San Domenico costituisce l'esempio più significativo tra le chiese volute dagli Ordini Mendicanti a Siena. Costruita completamente in laterizio tra il 1226 ed il 1456. Il prospetto posteriore si caratterizza per l'alto transetto su cui si innestano l'abside principale ed i corpi di fabbrica che nascondono le absidi laterali, testimoniate dalle finestre seminascoste tra i contrafforti.
Degna di nota è la complessa finestratura dell'abside centrale, di tipo cistercense con i due ordini di monofore sormontate da oculi.
A fianco del transetto sinistro si eleva il campanile, costruito nel 1340 e successivamente abbassato nel XVIII secolo. A quell'epoca risale la merlatura.
I fianchi sono aperti da monofore mentre al di sotto si osservano i resti di arche sepolcrali.
L'interno a navata singole è dominato dall'ampia abside affiancata da sei absidi laterali.
Iniziata in forme gotiche nel 1326, fu compiuta solo nel 1475. In seguito alterata la chiesa è stata restaurata nel XIX secolo. La facciata attuale è di ricostruzione.
Un'ampia quadrifora apre la parete di fondo dell'abside centrale. Ai lati un corpo di fabbrica continuo contiene quattro absidiole per parte.
Di grande imponenza è l'interno dalla muratura a bande bicolori sovrapposte.
Due arconi longitudinali collegano i bracci del transetto dove coppie di absidiole si aprono anche sui muri occidentali.
Sul fianco destro si trova l'ex convento di S. Francesco. Vi appartiene un chiostro rinascimentale. Nel chiostro si apre un portale gotico, avanzo della cappella Petroni, attribuito a Domenico di Agostino (1336).
La chiesa di Santa Maria dei Servi risale al XIII secolo ma fu ampliata nel XIV e XV secolo. La facciata è affiancata da un campanile romanico del XIII secolo restaurato nel XX.
Le testate dei transetti sono continuate da profonde absidi poligonali. Un'abside analoga domina il prospetto posteriore.
L'interno è stato ristrutturato alla fine del XV secolo nelle forme rinascimentali. Solo il presbiterio conserva alcuni caratteri gotici.
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