Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


San Piero a Grado
La chiesa di S. Pietro a Grado sorge sul luogo dove a tradizione colloca il punto luogo dello sbarco di S. Pietro proveniente da Antiochia. In origine la chiesa si trovava sulla riva del mare nei pressi della foce dell'Arno che col passare dei secoli si è spostata verso occidente. Sul luogo venne fondata una comunità cenobitica. Ancora nel XIII secolo la chiesa viene ricordata come canonica ad indicare che ancora vi era attiva una comunità del clero secolare dipendente dall'arcivescovo di Pisa. L'edificio attuale viene indicato come precedente al XII secolo e quindi anteriore alla cattedrale pisana.
La struttura a tre navate è esplicitata dall'andamento a doppio saliente delle terminazioni. Il lato orientale presenta tre absidi semicircolari i cui cilindri sono scanditi da numerose lesene e sono coronati da archetti a doppio rincasso.
Al di sotto degliarchi si aprono cavita gradonate rotonde ed a rombi. Nei pennacchi si osservano le cavità che contenenvano i bacini ceramici.
Una finestra si apre sulle absidi laterali mentre tre aperture sono ricavate nel cilindro principale. Interessante lo strombo a triplo gradino.
L'ingresso principale è ricavato sul fianco sinistro ed avviene attraverso semplici portali marmorei.
La chiesa manca di una facciata essendo il lato occidentale occupato da un'ampia abside che sarebbe stata costruita alla fine del XII secolo a seguito del crollo della facciata. La pianta che ne risulta ha pochi altri esempi in Italia essendo tipica del mondo germanico.
La decorazione delle absidi prosegue sulle navate laterali. Si noti l'originale forma delle finestre e l'utlizzo di elementi classici di recupero per i peducci degli archetti.
Sul fianco sinistro si apre anche una porticina dotata archivolto sopraelevato ed al cui fianco sono murati frammenti classici ed altomedievali.
Nei pressi dell'abside occidentale si trova la base del campanile, risalente alla fine del XII secolo e parzialmente ricostruito dopo il crollo avvenuto nel 1944.
Il grandioso interno è dominato dalla grande abside orientale il cui arco trionfale è a doppio rincasso.
L'interno, che ha la grandiosità delle basiliche paleocristiane, è illuminato abbondantemente anche grazie agli oculi aperti sopra le absidi.
Le colonne, come un aparte dei capitelli, sono di recupero anche se si ignora la provenienza. Le prime nove campate da Est presentano archi longitudinali ribassati...
...mentre le ultime quattro, forse il risultato di una seconda campagna costruttiva, sono più ampie e con archi a sesto rialzato. Sul fondo la grande abside occidentale.
In corrispondenza di questa discontinuità ci sono due archi trasversali in corrispondenza delle navate laterali.
Di fronte all'abside si eleva un ciborio sul punto in cui tradizionalmente S. Pietro predicò; al di sotto si osservano i resti della parte absidale di una basilica paleocristiana risalente al VII secolo.
Capitelli classici di recupero corinzi, ionici e compositi sono utilizzati per sostenere gli archi.
Alcuni di questi sono stati tagliati per poter adattare l'altezza degli archi a quella dei sostegni.
Altri capitelli a foglie lisce sono di esecuzione medievale.
L'ampio spazio al di sopra degli archi era ricoperto da un esteso ciclo di affreschi, ora in gran parte perduto, risalente all'inizio del XIV secolo.

La fascia inferiore è costituita da una serie di ritratti di papi raffigurati sotto delle arcature mentre quella superiore rappresenta le mura della Gerusalemme Celeste.

La parte mediana è invece ricoperta da episodi delle Storie di San Pietro.
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