Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


San Domenico ad Arezzo
Iniziata nel 1275 da parte delle nobili famiglie degli Ubertini e dei Tarlati, la chiesa di San Domenico presenta una incompiuta facciata simmetrica che risente nella parte superiore dei restauri del XX secolo. La sequenza di archetti sotto il campaniletto a vela forse testimonia il fatto che il progetto inziale prevedesse una terminazione piatta coronata da una loggia.
Il portale a fascio presenta blocchi capitellari fgliati ed è preceduto da un protiro poggiante su sottili colonne.
La chiesa ha una semplice struttura a navata singola molto allungata che termina in un prospetto posteriore da cui prospetta l'abside maggiore, a terminazione piatta ed aperta da finestre lanceolate.
L'essenzialità della struttura risalta nell'interno, dalla navata illuminata da numerose finestre e coperta da capriate. Un'ampia abside è affiancata da due cappelle molto più piccole. Tutti gli archivolti sono composti da conci alternati bianchi e grigi.
Le pareti della navata erano completamente ricoperte da affreschi e da altari; rimane integro il gotico altare Dragomanni (1350) al cui interno si trova un affresco raffigurante Gesù tra i Dottori.
Lo stemma araldico della famiglia decora le due cuspidi sommitali dell'altare.
Sempre sulla parete destra due interessanti frammenti di affreschi raffigurano Santa Caterina al di sotto di una complessa architettura gotica ed una scena votiva che ha sullo sfondo un edificio civile.
Al di sopra dell'altare si può osservare il grandioso Crocifisso dipinto da Cimabue tra il 1260 ed il 1265.
Sul muro a sinistra dell'altare si trova un interessante monumento funebre dell'inizio del '300.
Il gisant del defunto, un vescovo o un abate, è qui raffigurato sulla fronte del sarcofago vito dall'alto e affiancato da due monaci domenicani.
Sulla parete sinistra delle scene di vita di santi mostrano interessanti raffigurazioni di arcieri ed armati.
A Spinello Sretino è attribuito l'affresco di controfacciata a sinistra dell'ingresso.
Ritorno alla pagina precedente