Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


L'abbazia di San Galgano
Nella piana dominata dal rilievo di Monte Siepi venne costruita tra il 1218 ed il 1300 il più bell'edificio gotico della Toscana. La fortuna che ebbe il culto di S. Galgano porto alla creazione di una grande abbazia cistercense su filiazione dell'abbazia di casamari. In rovina dal XIX secolo, l'importante edificio conserva la grandiosità originale.
La facciata appare incompiuta non essendo mai stat costruita l'ampia finestratura prevista in origine. I tre portali sono di semplice struttura senza decorazioni se si esclude...
...l'architrave di quello centrale decorata con un tralcio classicheggiante. Molto elegante è anche l'archivolto esterno ogivale composto dall'accostamento di conci di vari colori.
Nella parte bassa della facciata rimangono i semipilastri compositi che avrebbero dovuto reggere il portico. Molto belli sono i capitelli classicheggianti.
I muri della navata centrale sono aperte da ampie polifore intercalate da pesanti contrafforti destinati a reggere la spinta delle volte. Sul fianco destro si osservano poveri resti del chiostro.
I muri delle navatelle sono aperti da monofore a tutto sesto. Sul lato sinistro anche queste finestre sono intercalate da contrafforti...

ad un ritmo dimezzaro rispetto al livello superiore.

I bracci del transetto sporgono in pianta rispetto alla navata. Si noti come a partire dalla penultima campata orientale la finestratura sia costituita da una più bassa bifora sormontata da un rosone.
La facciata del transetto sinistro è contraffortata da una torre scalare di grandi dimensioni.
Il bellissimo prospetto orientale a terminazione piatta.è generosamente aperto da un ampio rosone e da da due serie di monofore lanceolate.
Alla sinistra dell'abside principale si apre una piccola porta ogivale dall'archivolto decorato sul lato interno da un originale motivo "a conchiglia".
Tornando sul lato destro si osservano pochi resti del chiostro costruito tra il 1229 ed il 1255. Le gallerie erano aperte da arcate a pieno centro su colonnine gemellate e capitelli fogliati.
Un elegante portale ogivale che risalta sulla muratura in laterizio di questo lato dell'edificio, consente l'accesso alla chiesa dalla galleria orientale del chiostro.
Pur mancando la copertura, i muri laterali della navata, lunga 71 metri, si innalzano ancora sino al livello dell'innesto delle volte.
Le navate sono divise da pilastri polistili che sorreggono archi ogivali a doppia ghiera. Sulla parte interna della navata si innalzano i semipilastri che salgono sino ai punti di ricaduta delle volte.
All'uso cistercense, le colonne dei semipilastri non giungono sino a terra ma poggiano su mensole a quarto di sfera.
Si conservano gli archi trasversali delle navate laterali originariamente coperte da volte a crociera in laterizio.
I capitelli delle semicolonne dei pilastri della navata sono di tipo vegetale e di ispirazione gotica francese.
L'unico elemento figurato della decorzione dell'abbazia è il piccolo ritratto che appare sul pilastro sinistro della prima campata.
La semicolonna interna dell'arco della terz'ultima campata della navata non termina a terra ma si interrompe a metà altezza su una mensola decorata con una palmetta.
Su lato orientale di ciascuno dei bracci del transetto si aprono due cappelle.

Sul lato occidentale due campate generano quella che costituisce una corta navata laterale del transetto.

Sui muri laterali di ogni cappella si aprono le cavità che contenevano gli oggetti sacri della Messa.
Anche nell'area del coro i capitelli hanno decorazione vegetale.
L'insieme del coro è dominato dal grandioso muro orientale del coro.
Sul lato meridionale della chiesa si conservano buona parte degli edifici conventuali. Le mensole a metàa altezza sorreggevano il tetto ligneo delle gallerie del chiostro.
Particolarmente ricca è la decorazione delle finestre della sala capitolare, giocata su effetti a spinapesce e sul contrasto dei materiali.
Motivi a dentelli e zig-zag ricoprono capitelli, mensole e ghiere degli archi.
L'interno della sala è coperta da volte costolonate ricadenti su due colonne sormontate da capitelli a crochets.
Ritorno alla pagina precedente