Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


San Michele in foro a Lucca
La chiesa di San Michele, pur esistendo almeno dal 795, assunse l'aspetto attuale intorno al 1143 quando i benedettini presero il posto della comunità di canonici che la occupava. A partire dal Duecento venne creata la copertura marmorea della chiesa ed in particolare la facciata, probabile opera di Guidetto da Como.
La chiesa presenta uno stile che la riporta all'architettura pisana. Una serie di sette archi su colonne addossate si sovrappone alla parte inferiore della facciata.

Tutti gli archi meno quello centrale, più ampio, sottendono dei rombi gradonati e poggiano su capitelli di stile corinzio...

...arricchiti da testine e da figure di animali tra le foglie.
Tre stretti portali consentono l'accesso alla chiesa.

Quello centrale, molto più alto dei laterali, presenta un'architrave scolpito poggiante su capitelli imposte decorati in stile corinzio e sormontato da una cornice classicheggiante.

Sull'architrave si distende un tralcio popolato di creature reali ed immaginarie. Al centro un piccolo S. Michele uccide il drago con la lancia.
Al di sopra dell'architrave si apre un rosoncino a otto raggi.
Il complesso è delimitato superiormente da una ghiera decorata a palmette che ricade su due protomi leonine.
La parte superiore della facciata si caratterizza per la forte verticalità e per la sovrapposizione di quattro logge su colonnine ravvicinate. Delle cornici a forte rilievo separano i diversi ordini di logge.

Tutta la superficie è inoltre ricoperta da tarsie marmoree che accentuano il cromatismo della soluzione.

Le due logge superiori hanno un'estensione di sei archi invece dei dodici di quelle inferiori.

Al vertice, la colossale statua di S. Michele.

Le colonnine si caratterizzano per una grande varietà di decorazione dei fusti: sculture figurate o astratte, intarsi bicromi, frecce, spirali...
Gli intarsi marmorei bicromi hanno come soggetto principale scene di lotta tra animali.
Non mancano scene di caccia a cui partecipano uomini.

Gli intarsi sono molto raffinati nonostante la distanza dall'osservatore.

Nel 1866 la chiesa venne restaurata con interventi particolarmente pesanti sulla facciata.

Vennero sostituite delle colonnine e rimpiazzate alcune delle testine con ritratti di personaggi contemporanei (Garibaldi, Pio IX, Cavour, ecc.).

I capitelli sono in massima parte del tipo a crochets ma non mancano esempi di rilievi figurati.
Molto belli i rilievi delle cornici, in gran parte dedicati a scene di caccia.
I rilievi sono profondi e dettagliati, in voluto contrasto con le tarsie marmoree che si sviluppano in un'unica dimensione.
La vista laterale evidenzia l'elevazione della facciata rispetto al tetto della navata.
La sequenza di archi della parte bassa della facciata e la prima loggia proseguono sul fianco destro dando all'insieme una notevole continuità decorativa.
La loggia ad archi a tutto sesto si sovrappone alla muratura della navata dove si aprono finestre con intradosso polilobato, di gusto gotico.
Le colonnine hanno capitellini fogliati sormontati da volti umani.
Al di sotto della loggia si distende una cornice di fattura molto più grossolana di quelle della facciata.
Tra le colonne dell'ordine inferiore si aprono slanciate monofore ogivali, con interessanti rilievi all'interno della cuspide.
I capitelli delle colonne sono di tipo corinzio o composito ma a foglie piatte, con un minor livello di dettaglio rispetto a quelli di facciata.
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