Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


L'abbazia di Sant'Antimo
La tradizione vuole che la fondazione dell'abbazia di Sant'Antimo nella valle del torrente Starcia sia avvenuta a dopera di Carlo Magno alla fine dell'VIII secolo. L'abbazia divenne una delle più ricche della Toscana nel XII secolo mentre già nella metà del XIII iniziò la sua decadenza, accentuata dallo sforzo economico per la costruzione della chiesa che costituisce uno degli edifici più interessanti dell'Italia centrale.
La chiesa venne costruita nella prima metà del XII secolo ed ha nell'abside a deambulatorio a cappelle radiali la sua caratteristica più importante. Si tratta questa di una struttura di derivazione francese che trova in Italia solo altri quattro esempi.
Le tre absidiole radiali sono scandite da due semicolonne poggianti su alti basamenti. A sinistra si nota l'abside della chiesetta primitiva, la "chiesetta carolingia" cui è stato addossato il nuovo edificio.
Le finestre delle absidi sono semplici monofore prive di decorazione; più interessanti sono le finstre poste tra di loro: si tratta di finestre a doppio rincasso con archivolto a conci bicromi e colonnette.
Le semicolonne delle absidiole sono dotate di capitelli scolpiti. Pure interessanti sono i modiglioni della cornice del tetto.
Ai modiglioni a gola si alterano quelli scolpiti con protomi e soggetti zoomorfi.
Molto bello è il campanile che si affianca al lato sinistro della chiesa. E' di tipo lombardo, con quattro specchiature delimitate da pesanti lesene angolari ed ampie fasce ad archetti. Si notino le colonne che rifiniscono gli angoli del piano terreno, forse di derivazione pisana.
I fianchi della chiesa si mostrano incompleti in particolare per quello che riguarda le sezioni in corrispondenza dei matronei.
Sul fianco sinistro si susseguono semicolonne ravvicinate che nella muratura della navata centrale sono sostituite da lesene. Tra due due di esse si apre una piccola porta nella quale sono riutilizzati elementi scultorei altomedievali.
La facciata è la parte della chiesa dove è più evidente l'incompitezza dell'edificio. I semipilastri addossati indicano che era previsto un portico mentre il doppio arco che si nota nella parte centraletestimonia l'intenzione di avere un doppio portale.
Il portale attuale è chiuso tra due contrafforti e presenta alcuni elementi scultorei di interesse.

L'architrave è costituito da un blocco di reimpiego scolpito con un tralcio.

Le mensole dell'architrave presentano rilievi raffiguranti leoni. A sinistra è stato inserito un modiglione inutilizzato.
Sul lato destro della chiesa si addossano i resti dei edifici conventuali, con testimonianze della fase precedente al XII secolo. La porticina sulal sinistra dà accesso alla "chiesetta carolingia", ora adibita a sacrestia, al di sotto della quale si trova un interessante esempio di cripta preromanica.
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