La cattedrale di Sovana

Italia nell'Arte Medievale

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La cattedrale di Sovana
Quello che è adesso il piccolo borgo di Sovana ha avuto tra l'XI ed il XIV secolo una notevole importanza. Città natale di Gregorio VII, Sovana fu sede vescovile e raggiunse il massimo splendore nel XIII secolo sotto la signoria degli Aldobrandeschi. Sotto gli Orsini iniziò la decadenza nel XIV secolo. La cattedrale, ora isolata ai confini del borgo, venne costruita tra la fine dell'XI e la metà del XII sul luogo occupato da un edificio dell'VIII-IX secolo di cui rimangono la cripta ed alcuni elementi dell'arredo.
Il prospetto posteriore è dominato dall'unica abside dominata dal tiburio ottagonale impostato su una base quadrata. Sulla muratura in tufo risaltano gli inserti in marmo bianco. Di questo materiale sono costituite le sottili lesene che scandiscono il cilindro.
La finestra centrale ha una strombatura sottolineata da un elemento toroidale. Nella parte inferiore sono riutilizzate due mensole a protomi umane di gusto altomedievale.
Una fascia in leggero aggetto corona l'abside. Mensole marmoree ne delimitano la sporgenza; ovunque sono inseriti elementi scultorei altomedievali.
Alla base dell'abside si trova uno zoccolo nel quale si aprono le finestre della cripta.
Il fianco destro si caratterizza per i contrafforti eretti nel tempo per motivi statici. Alcune finestre ed un ricco portale, forse in origine posto in facciata, ne costituiscono le aperture.
Molto interessanti sono le finestre per l'ampio archivolto bicromo e per le colonnine marmoree laterali.
Il portale marmoreo presenta una ricca decorazione scultorea ispirata a motivi vegetali (molto elegante a tratti) e figurati (di carattere arcaico) che rimanda a modelli lombardi. Molti elementi scultorei altomedievali sono riutilizzati nella lunetta.
Interessanti sono le due protomi leonine in pietra lavica che costituiscono le mensole su cui ricade l'archivolto.
La facciata originaria è stata nascosta da edifici di abitazione costruiti nel corso del XIV secolo.
L'interno è a tre navate su pilastri polistili, transetto non eccedente e singola abside orientale. La copertura, originariamente lignea, è stata sostituita da volte costolonate nel XIII secolo.
Gli archi longitudinali a doppia ghiera presentano un profilo ogivale che viene ripreso dai coevi archi della copertura delle navatelle e dai più tardi archi delle volte della navata centrale. Elemento distintivo è il paramento bicromo dei pilastri.
La maggioranza dei capitelli ha una semplice decorazione stilizzata a motivi animali (teste bovine) e vegetali.
In rari casi il decoro vegetale viene sviluppato in maniera estesa generando risultati vicini ai capitelli corinzi classici.
Delle aquile sono il soggetto di uno dei capitelli della navatella destra.
Il capitello del secondo pilastro di sinistra è l'unico istoriato con scene dell'Antico Testamento.
L'abside è preceduta da una campata coperta da una cupola sferoidale; i corti bracci del transetto sono coperti a botte.

Al di sotto del presbiterio si trova la cripta che ne riprende la pianta. Sei tozze colonne ne sorreggono le volte.

Di fronte all'abside si apre una nicchia sormontata dalla fenestrella confessionis.
Nel centro del borgo si trova la chiesa romanico-gotica di S. Maria che conserva un ciborio dell'VIII-X secolo che proviene forse dalla primitiva chiesa cattedrale.
Si tratta di un ciborio su quattro colonne e coperto da un tetto a piramide. Gli archi laterali sono ricoperti con rilievi di carattere lombardo raffiguranti pavoni, rotae ed intrecci di nastri.
Molto belli i capitelli di tipo corinzio stilizzato; al posto dei fiori d'abaco prendono posto delle piccole croci.
Di fronte alla chiesa di Santa Maria si apre la piazza del Pretorio, con il palazzo Pretorio del XIII-XV secolo.
Dalla parte opposta del borgo rispetto alla cattedrale si trovano i resti della duecentesca rocca aldobrandeschi.
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