Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


San Fortunato a Todi
Alla sommità di una scalinata si erge la chiesa francescana di San Fortunato, costruita tra il 1292 ed il 1328, ebbe nel XV secolo la facciata rimasta incompiuta. Sono evidenti nell'interno le influenze francesi, ed in particolari angioine, che hanno caratterizzato il progetto.
La facciata è aperta da tre portali ogivali dei quali quello centrale risalta per ricchezza decorativa.
Il portale è costituito da un fascio di colonnine tortili intercalate da piedritti ricoperti da tralci abitati e da sequenze di figure sacre raffigurate al di sotto di edicole.
La ghiera più esterna è costituita da foglie che si ripiegano a formre un'elegante modanatura su sono collocate figure umane nude.
Il penultimo piedritto verso l'interno è ricoperto da naturalistiche raffigurazioni di rami di fico e di tralci di vite.
Alla base dello stesso piedritto, a destra, è raffigurata l'Annunciazione. I protagonisti sono scolpiti all'interno di sovradimensionate edicole. Si noti il drago scolpito sulla colonna dalla parte della Vergine.
Il piedritto più interno è occupato da figure scolpite al di sotto di edicole gotiche. La fascia più interna è invece ricoperta da un un fregio a girali abitati.
Alla base di quello di destra, un ricco personaggio è raffigurato al di sotto di un padiglione; nella parte esterna la scena delle stimmate di S. Francesco.
Le figure sul lato sinistro appaiono slanciate e atteggiate goticamente.
Sulla destra al di sotto delle cuspidi sono ospitati rilievi più complessi, quali il sacrificio di Abramo ed una scena votiva.
Il tralcio della fascia più interna ospita figure umane, raffigurate intere o a mezzo busto; non manca un certo livello di ammiccante sensualità nelle figure femminili.
Ai lati del portale due statue a tutto tondo all'interno di ricche edicole gotiche raffigurano l'Annunciazione.
I portali laterali riprendono con maggiore semplicità la struttura del portale centrale. Si noti che questi portali sono a tutto sesto.
Ancora di gusto romanico è il campanile nel quale si può rilevare l'influenza del Nord della Francia. Ad esso si affianca l'abside poligonale gotica.
I muri più bassi conservano finestre a tutto sesto mentre più in alto ampie bifore gotiche aprono la muratura sorretta da pesanti contrafforti.
L'interno presenta una struttura tre navate della stessa altezza (a sala) affiancata da due serie di più basse cappelle laterali.
Gli alti pilastri ricoperti da colonnine in controvena ed i costoloni delle ogive a toro semplice richiamano le costruzioni angioine eseguite a cavallo tra il XII ed il XIII secolo.
La struttura dovette essere puntellata con alti contrafforti in quanto manifestava segni di instabilità.
Di influenza angioina è anche il passaggio che corre al livello delle finestre del cleristorio per tutto il perimetro dell'edificio.
Tra i pochi elementi scultorei della chiesa, si notino le due acquasantiere: una delle vasche è romanica mentre l'altra tardo-gotica.
Si noti l'interessante rilievo sulla base del primo pilastro di destra.
Scarsi resti di affreschi trecenteschi rimangono in una cappella di destra (esequie di un santo) e nella cappella del Ss. Sacramento a sinistra (banchetto di Erode, di pittore umbro - 1340).
Sempre in una cappella di sinistra si può osservare il reliquiario del braccio di San Fortunato, dovuto a Cataluccio di Pietro, attivo tra il 1361 ed il 1419. Eseguito in argento sbalzato con decorazioni in rame dorato, si tratta di uno dei pochi resti del tesoro della chiesa.
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