Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


San Pietro a Spoleto
La chiesa di S. Pietro sorge su un'altura che domina la città verso Sud. Già nel V secolo esisteva qui una basilica che venne completamente riedificata nel XII secolo. Avendo subito una parziale distruzione, a partire dal 1329 si iniziarono i lavori di ricostruzione che erano ancora in corso nel 1404. Nel Seicento la chiesa venne completamente rifatta a meno della facciata romanica che, pur modificata, ancora conserva il prezioso patrimonio scultoreo.
La decorazione scultorea è la somma di esperienze estetiche diverse. Il decorativismo di provenienza romana che si nota nelle decorazioni cosmatesche, si unisce a rilievi che per vigore plastico richiamano esperienze lombarde.
Il portale presenta una semplice struttura benedettina. L'architrave ed i piedritti sono coperti da un ricco girale mentre al di sopra si apre un rosone la cui ghiera è ricoperta da rilievi cosmateschi. Questi rilievi insieme alle fasce scolpite ai due lati vengono fatti risalire al XIII secolo per il naturalismo che evidenziano.
I rilievi principali sono divisi tra loro da finte loggette su colonnine; il fondo ed i lati sono incise da un reticolo di figurazioni geometriche e di trecce di rosette. I rilievi figurati simboleggiano il cammino di redenzione dell'uomo.
Quelli più in basso raffigurano dei contadini che spingono un aratro tirato da buoi e simboleggiano la condizione terrena. Quelli intermedi (dei cervi, simboli cristologici, che divorano serpenti) alludono alla Redenzione.
I pavoni infine alludono all'anima immortale che si nutre della vite paradisiaca che nasce dalla croce posta al centro dell'architrave.
L'attenzione al dettaglio naturalistico indicano una sensibilità già gotica.
Nella parte interna degli stipiti decorazioni cosmatesche rimandano ad influenze romane; lo stesso si può dire delle decorazioni collocate al di sopra del portale.
Ad una data anteriore a cavallo tra XII e XIII secolo sono fatti risalire tutti gli altri rilievi.

Partendo da sinistra in alto si osserva il rilievo della morte del giusto, liberato da Pietro mnetre dalla parte opposta lo stesso pietro colpisce con la chiave il diavolo che cercava di far pendere verso di se la bilancia del Giudizio.

La scena sottostante descrive la morte del peccatore, attorniato dai diavoli mentre l'angelo se ne va sconfitto e la sua anima finisce nel calderone.
Sono queste le scene più interessante dove il gusto aneddotico si mescola ad influenze antelamiche (si notino le pieghe della coperta del Giusto).
Più complessa è l'interpretazione delle scene seguenti dove il leone probabilmente simboleggia Dio, misericordioso con l'uomo che si pente (il boscaiolo che libera il leone dal tronco) e con colui che si pente...
...ma terribile con coloro i quali rimangono attaccati ai beni terreni, simboleggiati dal guerriero.
Dalla parte opposta in alto Cristo è raffigurato mentre lava i piedi a S. Pietro ed a S. Andrea e la vocazione dei due santi.
Le scene successive sono tratte da favole ben note nel medioevo e rappresentate a scopo educativo. La prima raffigura la volpe simbolo del male che si finge morta per aggredire due corvi che si avvicinano.
La seconda mostra il lupo presuntuoso che, adulato dall'ariete legge un libro mentre quest'ultimo fugge. La terza riprende il tema del leone-Dio che sconfigge il male.
Molto più semplici sono i due portali minori, i cui archivolti sono sormontati da rilievi raffiguranti S. Michele che uccide il drago ed un ecclesiastico.
La parte superiore della facciata è aperta da tre rosoni, di cui quello centrale ha la tipica struttura dei rosoni umbri. Ancora al di sopra, lo spazio vuoto che doveva ospitare un mosaico è affiancato da rilievi molto consunti.
Il rosone è racchiuso all'interno di una cornice cosmatesca mentre negli spigoli sonoinseriti piatti rilievi raffiguranti gli Evangelisti.
I rilievi superiori raffigurano S. Pietro e S. Andrea al di sopra di due tori, simboli del sacrificio di Cristo.
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