Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


Sant'Anastasia a Verona
La chiesa di Sant'Anastasia fu costruita a partire dal 1290 col contributo degli Scaligeri e di altre nobili famiglie cittadine al posto di due chiese intitolate a S. Anastasia e S. Remigio. Nonostante che la nuova chiesa venisse intitolata a S. Pietro martire, i veronesi continuarono a chiamarla Sant'Anastasia. La costruzione dell'edificio continuò sino al 1481 ma la facciata non venne mai completata.
Quattro pesanti contrafforti dividono la facciata in tre sezioni di cui la centrale è dominata da un grande finto protiro che ospita un bellissimo portale gemino del XIV secolo.
Il portale ogivale è costituito da un fascio di colonnette ottenuto modanando i blocchi di marmo di tre colori diversi alternati.
Le architravi dei portali sono scolpite con rilievi figurati dedicati alle storie della vita di Cristo.
L'edificio è completamente costruito in laterizio. Il transetto sporge in maniera limitata rispetto alla navata. Tutte le sezioni definite dai contrafforti sono aperte da una slanciata finestra.
La parte absidale è costituita da un'alta abside centrale affiancata da due coppie di absidiole più piccole, tutte poligonali. Sulla destra si affianca l'abside della cappella Giusti, del 1452.
Addossato al transetto sinistro sorge il possente campanile risalente al 1481.
L'interno è a tre navate su pilastri cilindrici in marmo rosso di Verona che danno una notevole verticalità all'insieme.
Le navate hanno campate di uguale lunghezza ricoperte con volte costolonate completamente ricoperte con affreschi.
Sul lato orientale dei bracci del transetto si aprono coppie di absidiole. Nel transetto destro prendono il nome di cappella Cavalli, a destra, e cappella Pellegrini.
Le cappelle absidali presentano tutte una campata rettangolare prima dell'abside poligonale. Il muro destro della cappella Cavalli è ricoperto da un grande affresco di Altichiero (seconda metà del XIV secolo) che si caratterizza per i fantasiosi fondali architettonici.
Sulla destra si trova il monumento funebre di Federico Cavalli raffigurato armato sia come gisant sia mentre viene presentato alla Vergine. Il dipinto nella lunetta è di Stefano di Zevio (metà del XV secolo).
Sul muro sinistro si trovano alcuni affreschi di cui il Battesino di Cristo è attribuito a Jacopino di Francessco, pittore bolognese della prima metà del XIV secolo.
Sopra l'arco della cappella Pellegrini si trova l'affresco raffigurante S. Giorgio e la Principessa (1433-38), capolavoro del Pisanello.
La cappella è ricoperta con 24 terracotte di Michele da Firenze (1435) dedicate alla Vita di Cristo.

Sulla destra si trova la tomba Bevilacqua-Pellegrini con lunetta affrescata da Martino da Verona (fine XIV secolo).

A sinistra una tomba della famiglia Pellegrini con lunetta affrescata da Altichiero.
Il presbiterio è dominato dall'abside i cui costoloni ricadono su eleganti colonnine.

Sulla destra un affresco attribuito a Turone (1360) raffigura il Giudizio Universale.

A sinistra, circondato da un affresco con tema l'Annunciazione del Giambono (1420-62), si trova il monumentale sepolcro di Cortesia Seregno (1429) attribuito a Nanni di Bartolo.
Nel transetto destro un portale conduce alla cappella Giusti. Alla sua sinistra un sarcofago è sormontato da un affresco votivo della metà del XIV secolo.
La cappella Giusti risale al 1452 e conserva vetrate originali del 1460 ed un coro ligneo del maestro Lorenzo di S. Cecilia della fine del XV secolo.
I muri laterali sono occupati da una serie di interessanti altari rinascimentali tra cui l'altare Boldieri, dedicato a S. Pietro Martire. Le statue marmoree policrome sono di autore ignoto.
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