Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


Sulmona medievale
Il duomo di San Panfilo ha subito nei secoli notevoli cambiamenti. Nella facciata, che ha un impianto di tipo aquilano, si può ancora osservare il portale del XIV secolo, ogivale a fascio con due edicole a sormontare le colonne laterali.
Di notevole ricchezza sono i blocchi capitellari, con i loro fiori che ricadono morbidamente dai fusti.
All'interno delle edicole si possono ancora osservare le statue di due vescovi, in posizione frontale.
Ancora romanico è il prospetto posteriore, con le tre alte absidi. Una sequenza di archetti su lesene sormonta le finestre che danno luce alla cripta.
Completamente trasformato è l'interno che ancora conserva le originali colonne romaniche dai bassi capitelli fogliati.
La cripta romanica è costituita da sette navatelle voltate a crociera; tre absidi si aprono in corrispondenza di quelle del coro sovrastante.
I capitelli sono molto consunti ed appartengono a due tipi principali: alcuni sono a calice con un abaco decorato a nastri o tralci vegetali.
Altri sono a cesto o a cubo smussato con la superficie ricoperta da bassi rilievi a motivi vegetali.
Nell'abside è conservata una sedia episcopale del XIII secolo (cerchia di Alfano da Termoli). Originali sono le lastre che costituiscono i braccioni mentre lo schienale è opera del XVII secolo.
La cosiddetta Madonna delle Fornaci è opera di scuola bizantina del XI-XII secolo. La testa del Bambino è un rifacimento moderno.
La tomba ad arcosolio di un ignoto cavaliere risale alla seconda metà del XIV secolo. Sul fondo è raffigurata la Madonna tra S. Michele ed il Battista.
Il complesso della SS. Annunziata venne fondato dalla confraternita della Penitenza nel 1320. Da allora la chiesa e l'annesso ospedale hanno subito notevoli cambiamenti.
Il palazzo è stato costruito in tre campagne a partire dal 1415 fino al 1522 e costituisce uno degli esmpi più interessanti di architettura civile a cavallo tra gotico e rimascimento. La chiesa è stata ricostruita nel '700 ed è stata dotata di una facciata barocca su disegno di Fontana.
La parte più antica del palazzo è quella contigua alla chiesa, con il Portale dell'Orologio che mostra l'influenza del gotico spagnolo.
Il portale ogivale vero e proprio è contornato da un altro archivolto mentre dei componenti toroidali si dipartono da due coppie di colonne...
...trasformandosi in sinuosi tralci vegetali.
Tutti i componenti architettonici (capitelli, mensole) si coprono di esuberanti decorazioni fitomorfiche che contrastano con il fondo liscio della muratura.
Al di sopra si apre una trifora, gotica negli archi trilobati, già rinascimentale nella forma squadrata e nella struttura dei piedritti.
Il secondo portale e la soprastante bifora risalgono al 1483 e riportano al rinascimento fiorentino. Sui piedritti, delicate testine all'interno di tondi richiamano l'opera del Ghiberti.

Le aperture della parte destra fanno ormai parte del Rinascimento maturo.

La cornice marcapiano è costituita da un fregio istoriato che percorre tutta la lunghezza della facciata. Attorno ad un continuo pampino di vite si susseguono un gran numero di scene che hanno come protagonisti uomini, animali, putti, esseri fantastici.
Si osservano scene agresti...
...e scene di caccia. Onnipresenti sono le figurine intente a suonare strumenti musicali.
Anche esseri fantastici partecipano al concerto.
Molte sono anche le scene di lotta mentre appare una sola scena a carattere religioso, un'Annunciazione.
Nelle vicinanze, lungo corso Ovidio, si può osservare il portale absidale della chiesa di S. Francesco della Scarpa, unico resto di una chiesa edificata nel 1290 e distrutta da un terremoto.
Si tratta di un portale dall'ampio strombo a fascio di colonnette.
I capitelli presentano effetti di intaglio " a giorno" che esalta il chiaroscuro.
La chiesa di S. Maria della Tomba ha una facciata a coronamento orizzontale del XIV secolo. Il portale ogivale ha un Agnus Dei al centro dell'architrave.
L'interno è stato riportato all'aspetto gotico, con le colonne dai bassi capitelli fogliati che sorreggono ampi archi ogivali.
Degno di nota è anche il portale della chiesa di S. Filippo, dalla alta cuspide affiancata da pinnacoli.
In fondo a corso Ovidio si trova la porta Napoli, risalente al XIV-XV secolo e degna di nota per la ricca decorazione della facciata.
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