Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


Il duomo di Modena
Il Museo Lapidario del duomo di Modena conserva tra le altre opere le cosiddette metope, cioé quelle sculture attribuite al cosiddetto Maestro delle Metope (prima metà del XII secolo) utilizzate per decorare le terminazioni dei quattro contrafforti della navata.

Queste opere si devono annoverare tra i capolavori del duomo per la finezza dell'esecuzione e per l'abilità con cui l'artista ha collocato i corpi dei soggetti all'interno dello spazio disponibile.

Abbiamo visto la sirena bicaudata, simbolo di lussuria.

Segue l'essere dal becco di uccello, con un piede umano ed uno di toro, che sta mangiando un pesce. Di chi è il volto di donna dagli occhi chiusi? Si tratta forse della raffigurazione di un incubo?

Si noti l'eleganza dell'esecuzione delle mani e del piede.
Un uomo barbuto dai lunghi capelli sembra assumere una posizione Yoga. La barba ed i capelli lunghi possono richiamare anche in questo caso la lussuria ed il vizio.
L'ermafrodito mostra in maniera impudica il sesso maschile. In questo contesto l'ostentazione degli organi sessuali sembra rinviare alla lussuria, contrariamente a quanto espresso dal Giano bifronte della porta Papale.
Una fanciulla in lunga veste e con un'acconciatura orientale sembra dormire; alle sue spalle un braccio maschile solleva un rotolo.
La plasticità e la sensualità delle forme e la correttezza delle proporzioni fanno di questo rilievo un'opera di grande modernità.
Una ragazzina nuda gioca con un essere con lunghi collo e coda: un sofisticato accenno alle pulsioni sessuali della pubertà?
Con questa metopa torniamo in una dimensione onirica. Una fanciulla addormentata sembra essere in preda adegli incubi
Un airone ed un essere alato dal lungo collo sembrano tormentare il suo sonno.
Anche qui è degna di nota l'eleganza e la correttezza anatomica con cui sono eseguite le mani.
Due fanciulle vestite di lunghi abiti - una di queste hauna lunga treccia, l'altra dei capelli corti coperti da una cuffia - sono sedute in posizione accucciata, una con la testa verso l'alto, l'altra verso il basso.
Un uccello sembra parlare alla ragazza con la lunga treccia.
La lunga treccia è tipico simbolo di lussuria, la capigliatura corta e raccolta di vita casta.

La metopa sembra richiamare alle due vie possibili nella vita di una donna: rimane da capire perché la donna lussuriosa è mostrata con la testa in lato mentre la donna casta, che ha la mani e la testa rivolti verso l'alto (dal suo punto di riferimento) è raffigurata capovolta.

L'accuratezza dell'esecuzione e la sofisticatezza del messaggio (sempre che l'interpretazione "freudiana" che viene qui data sia corretta) fanno da evidente contrasto con la lontananza delle sculture dall'osservatore. In questa contrapposizione sta il mistero nascosto dietro queste opere ed il suo geniale esecutore.

Altre sculture del Museo Lapidario

Tra i reperti scultorei del ricco Museo Lapidario vengono qui mostrati alcuni pezzi di pregevole fattura.
Due capitelli con protomi umane e di toro su colonnine decorate a spirale
Un capitello con due uccelli avvolti da un tralcio vegetale: si è conservato il piombo utilizzato per far risaltare gli occhi.
Una mensola decorata con una testa maschile con corna di ariete.
Ritorno alla pagina precedente