Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


La cattedrale e San Pietro ad Acqui Terme
Cosacrata nel 1067, la cattedrale di Acquiconserva poco delle originali forme romaniche. Di grande interesse è il prospetto posteriore, che si caratterizza per il marcato verticalismo, e la cripta che, seppur modificata, mantiene le caratteristiche che la collegano alle costruzione della Renania, quali Spira.
Quanto rimane del prospetto orientale mostra la grande accuratezza con cui sono stati costruiti i coronamenti del timpano terminale del coro e delle absidi.
Ovunque vengono utilizzati archetti pensili semplici su peducci mentre nell'abside principale la sequenza di archetti a doppio rincasso è sovrastata da un'ampia fascia a denti di sega e di lupo.
L'alto transetto, eccedente in pianta, aveva una cappella, ora parzialmente abbattuta, sul lato orientale.
Si sono conservati anche i muri delle navate, dove torna una singola fascia a denti di sega al di sopra degli archetti.
La facciata è snaturata dal portico seicentesco e dall'ampio rosone.

A fianco sorge il possente campanile trecentesco.

Al di sotto del portico si può ancora osservare la muratura originaria, scandita da lesene a doppio rincasso. Il portale principale è opera campionese della fine del XV secolo.
Anche il transetto meridionale rimane riconoscibile; all'incrocio del transetto con la navata si innalza il tiburio seicentesco.
Al di sotto delle sovrastrutture barocche, è ancora riconoscibile la struttura romanica della chiesa. L'originale spinta verticale dei pilastri è stata ridotta dall'innalzamento del pavimento.
La cripta, che si estende sotto l'intero presbiterio, costituisce uno dei primi esempi in Italia di un modello originatosi in area renana.
In mezzo alla selva di colonnine si collocano i larghi pilastri di sostegno della chiesa superiore.

Pur rinnovata in mote sue parti, la cripta conserva alcuni caratteri originali di interesse, quali gli archi ciechi sulla parete settentrionale.

Una parte delle colonne è di recupero: si noti il capitello corinzio riutilizzato come base di una delle colonne.
Nel centro storico di Acqui merita di essere visitata la chiesa di San Pietro, risalente all'inizio dell'XI secolo ma praticamente ricostruita durante il restauro che ha rimosso le sovrapposizioni barocche.
La parte più interessante è quella absidale, dove l'abside maggiore, si notino i contrafforti che a metà altezza si trasformano in lesene, è affiancata da due absidiole poligonali.
I fianchi sono scanditi da lesene unite da coppie di archetti e terminanti su uno zoccolo. Alla fine della navata destra si eleva una bella torre ottagonale la cui sommità è aperta da ampie bifore.
La facciata di rispristino è difficilmente valutabile.
Anche l'interno è diffilmente valutabile a causa delle pesanti ristrutturazioni che ha subito. Il presbiterio appare rialzato su una cripta che, pur esistente in origine, non è stata ricostruita.
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