Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


Sant'Andrea a Vercelli
Contrariamente all'esterno in cui domina l'arco a tutto sesto, nell'interno tutto è basato sull'arco a sesto acuto. Gli archi longitudinali a doppio rincasso sono sostenuti da eleganti colonne su cui sono affasciate sottili colonnine in controvena.
Sul lato verso la navata delle semicolonne cui si appoggiano tre colonnine in controvena salgono sino al livello delle monofore per sostenere gli archi trasversali delle campate ed i costoloni delle crociere.

Si nota subito la differenza concettuale rispetto al gotico francese da cui pure sono state ereditate le colonne in controvena: non esiste alcun triforio e la superficie al di sopra degli archi è costituita di muro pieno, se si eccettuano le strette monofore.

Gli archi delle volte poggiano su piattabande sostenute dai capitelli delle colonnine: risultato stilisticamente non impeccabile che denuncia il fatto che la soluzione non era padroneggiata dall'architetto.
La navata è coperta da una volta a campate a pianta rettangolare. Gli archi sono tutti modanati ed in alcuni casi dostituiti di sezioni in pietra alternati ad altre in mattone. Le chiavi d'arco sono decorate di tondi scolpiti.
Le colonne in controvena, dotate di capitelli a crochets, aumentano la verticalità della costruzione.
Le colonnine poggiano su basi di tipo francese profilate con grande eleganza e maestria.
Le navate laterali sono voltate a crociera ed hanno pianta quadrata.
Le chiavi d'arco sono decorate di tondi scolpiti con temi astratti e figurati.
All'ncrocio della navata col transetto si eleva il tiburio ottagonale, costruito su trombe angolarie coperto da una volta costolonata.. Sostenute da colonnine, in corrispondenza delle trombe sono inseriti dei rilievi raffiguranti i simboli degli Evangelisti.
Il coro si estende per due campate ed è a terminazione piatta; degna di nota è la ricca profilatura delle finestre e del rosone.
I bracci orientali del transetto hanno due absidi poligonali voltate a vela di cui quella interna più profonda (una campata dritta precede l'abside).
Nella seconda cappella di destra si può vedere il sepolcro Gallo, risalente al XIV secolo ed interessante per l'utilizzo congiunto delle tecniche scultorea e pittorica all'interno di una complessa struttura architettonica.
Sul frontale del sarcofago, il defunto è condotto da alcuni santi al cospetto della Madonna col Bambino.
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