Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche
S. Pantaleo a Dolianova
L'imponente cattedrale di S. Pantaleo sorge all'interno di un ampio spazio a Nord del quale sorgeva l'Episcopio, ora scomparso. L'edificio e' stato costruito in diverse fasi a partire dal 1160-70. Il completamento si ebbe negli anni 1261-89 con la costruzione di pilastri a fascio con capitelli figurati e con la creazione della ricca decorazione esterna arabeggiante.
La facciata è divisa in tre zone da cornici orizzontali. La parte inferiore è divisa in cinque sezioni da lesene di cui tre, più larghe e sormontate da coppie di archetti pensili, contengono i tre portali. Molto bella la decorazione a nicchie circolari degli archivolti degli archi.
La sezione intermedia contiene la finestra moderna affiancata da lesene a soffietto di gusto islamico. Il timpano è scandito da fitte semicolonne sormontate da archetti trilobati.
I portali presentano architravi in pietra bianca che contrastano con la muratura. Molto interessante è quello del portale principale, decorato con un realistico serpente tra elementi vegetali che fanno pensare ad uno scultore di cultura classicheggiante.
Il paramento murario della facciata è caratterizzato dall'inserimento di sculture (animali araldici, figure umane in posa frontale) la cui plasticità di esecuzione è osservabile nonostante la consunzione.
Il fianco settentrionale presenta, al contrario di quello opposto, una ricca decorazione che si concentra nelle sequenze di archetti pensili che sottolineano le linee di gronda.
Il fianco è scandito da lesene piatte; nella terza specchiatura si apre un portale che ha la stessa struttura di quello di facciata.
L'architrave poggia su stretti capitelli imposta decorati con foglie uncinate e curiose teste tondeggianti.
Di grande interesse è la decorazione degli archetti trilobati dove si accostano elementi geometrici di derivazione islamica con elementi zoo ed antropomorfi eseguiti in stile romanico.
Nel tardo XIII secolo a fianco del portale è stato affiancato un monumento funerario costituito da elementi classici di reimpiego e da un archivolto ogivale a conci alternati bianchi e neri.
Alla prima campata della navata Nord è affiancato il campanile del tardo XIII secolo il cui elemento decorativo principale sono le sequenze di archetti ascendenti che inquadrano le monofore del secondo piano.
Il prospetto absidale riprende i temi decorativi della facciata. Il livello più basso è caratterizzato da un singolo cilindro absidale affiancato dalle terminazioni piatte delle testate laterali. Il cilindro è scandito da semicolonne in tre specchiature di cui solo la centrale è aperta da una monofora.
La struttura e la decorazione dell'abside risale alla prima fase costrutiva anche se le semicolonne sfaccetate fanno pensare alle maestranze gotiche del XIII secolo.
La sommità del prospetto riprende la struttura della facciata con un ampio oculo al posto della bifora che in origine doveva aprirsi sopra il portale.
L'interno è a tre navate con copertura lignea anche se la presenza di pilastri polistili evidenzia come il progetto iniziale prevedesse ala copertura a volte almeno nelle navatelle.
I pilastri a lesene addossate risalgono alla prima fase costruttiva, come evidenziato anche dallo stile dei capitelli. L'unico capitello istoriato raffigura l'Adorazione dei Magi.
All'epoca gotica risalgono invece i tre pilastri a fascio dai capitelli decorati con elementi conducibili alla cultura francese.
Elementi figurati eseguiti plasticamente si affiancano a crochets ed ad altri elementi fitomorfi poco rilevati, a testimonianza che nel cantiere operarono molti scultori dallo stile molto diverso.
Nella chiesa si conservano vari affreschi di cui il più interessate è quello raffigurante l'Arbor Vitae nella navata sinistra.