Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


San Platano a Villaspeciosa
La piccola chiesa di S. Platano, posta nella periferia dell'abitato, esisteva già nel 1141 quando risultava tra i possedimenti dei Vittorini cui deve l'conografia a due navate terminate absidi. La decorazione testimonia una successiva attività di maestranze di origine pisana. Pur avendo subito rimaneggiamenti, la costruzione si è conservata abbastanza bene in quanto la chiesa è stata continuamente officiata: le statue in legno dei due santi cui è dedicata, S. Platano e S. Antioco, vengono portate in processione tutti gli anni.
La facciata, rimaneggiata nella parte superiore, è delimitata da due lesene ed è divisa in tre parti da semicolonne addossate a nascondere la struttura interna a due navate. Nelle sezioni laterali si aprono semplici porte di cui quella sinistra è sormontata da una monofora che probabilmente esisteva anche sull'altro lato. Il campaniletto a vela è del XIV secolo.
La facciata mostra uno spiccato cromatisco dovuto alla giustapposizione di marmi di reimpiego ed all'inserimento di decorazioni a tarsia di gusto pisano.
Al centro della facciata è posta una lastra decorata a treccia di fattura medievale; dei rilievi ornano anche l'archivolto della finestra.
Sullo spiovente destro trova posto una piccola scultura raffigurante una figura umana.
Interessante è il prospetto orientale caratterizzato da due cilindri absidali affiancati di cui quello Sud è di maggiore ampiezza.
Le absidi sono divise in tre specchi da semicolonneche delimitano coppie di archetti a doppio rincasso. qualche decorazione a tarsie richiama anche qui il gusto pisano.
Sul fianco Nord si osserva la scala di accesso al tetto che appare interrotta a testimoniare che anche la copertura ha sunito interventi di ristrutturazione.
L'interno è diviso in due navate da un setto longitudinale sorretto da due colonne di reimpiego.
Vari indizi testimoniano del rifacimento della copertura in epoca imprecisata.
Uno dei capitelli è di reimpiego mentre l'altro, medievale, unisce in maniera originale elementi di capitelli compositi e ionici.
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