Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


La Collegiata di San Quirico d'Orcia
La Collegiata di San Quirico risale all'VIII secolo ma venne riedificata nella seconda metà del XII secolo e ristrutturata nel XIII. In epoca moderna venne edificata l'abside piatta al posto di quella semicircolare originale (1653) e venne costruito il campanile (XVIII secolo). Il coro venne danneggiato nel 1944 e successivamente restaurato nelle linee originali.
La facciata di tipo a capanna sorge alla sommità di una breve scalinata. Gli spioventi del tetto sono coronati da archetti pensili ogivali perpendicolari alla linea del tetto.
Il rosone a ruota a otto raggi ha uno stile che richiama lo stile gotico di transizione.
Sulla facciata è inserito il portale romanico della costruzione del XII secolo, evidentemente sovradimensionato per la costruzione gotica. Gli interessanti rilievi che lo decorano sono il massimo esempio di scultura romanica dell'area senese.

Il portale a fascio si inserisce all'interno di un protiro poco aggettante sorretto ai lati da fasci di quattro colonnine annodate a metà altezza e poggianti su leoni stilofori posti parallelamente alla facciata.

L'architrave, sorretta da due mensole figurate, è decorata con un rilievo raffigurante due mostri in lotta.
I capitelli delle colonne dello strombo hanno capitelli in parte vegetali, in parte figurati. Al di sopra sono raffigurati animali affrontati di gusto paleocristiano.
Nella lunetta si apre una nicchia all'interno della quale si trova una statua bizantineggiante che tradizionalmente raffigura il papa San Damaso II.
Il lato Sud della chiesa fiancheggia il percorso della Via Francigena ed è su questo fianco che si aprono due portali gotici. Il primo, affiancato da due bifore, si apre sul lato della navata; il secondo più piccolo sulla testata del transetto.
Il portale della navata è contenuto in un protiro cuspidatosorretto da due cariatidi poggianti su leoni stilofori.
Queste statue sono probabilmente opera di un buon seguace di Giovanni Pisano e sono ascrivibili alla fine del XIV secolo.
L'architrave è decorata con un tralcio sormontato da una cornice a foglie uncinate che prosegue sopra i capitelli. Su questi ultimi si trovano delicati rilievi raffiguranti aquile ed altri animali araldicamente affrontati.
Le bifore sono costituite dall'accostamento di due monofore a strombo profondo racchiuse da un arco esterno. La finestra di destra presenta una cariatide avente un'espressione burlesca.
Anche il portale del transetto è racchiuso in un protiro cuspidato. La struttura e lo schema decorativo è più semplice rispetto al portale della navata. Un'iscrizione sull'architrave data il portale al 1298.
Sui bracci del transetto si aprono due absidiole esternamente poligonali, caratteristica inconsueta in Toscana.
L'interno era originariamente a navata singola. Un ampio arcone ogivale la divide dal presbiterio mentre a sinistra è stato ricavato un locale cui si accede attarverso tre archi a tutto sesto.
La navata è coperta da un tetto a capriate che conserva la policromia originale. I bracci del transetto ed il coro sono invece ricoperti con volte costolonate.
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