|
|
|
La cattedrale di Salerno
|
|
|
|
 |
|
|
|
La cattedrale di Slerno venne iniziata con il patrocinio di Roberto il Guiscardo e dell'arcivescovo Alfano I nel 1080 circa; il papa Gregorio VII la consacrò intorno al 1085 quando l'edificio, costruito secondo lo stile dell'abbazia di Cassino, non era stato ancora completato. Solo nel secolo successivo venne completato il quadriportico, venne elevato il campanile e venne abbellito l'interno della chiesa. Trasformata del XVIII secolo, l'edificio venne restaurato nel secolo scorso.
|
|
|
|
 |
|
|
|
La parte esterna del quadriportico che precede la facciata ha conservato l'aspetto datogli in epoca moderna con l'eccezione del portale di accesso, detto "dei leoni", ancora nelle forme originali.
|
|
|
|
 |
|
|
Il portale si presenta nelle forme benedettine, con archivolto delimitato da una ghiera a palmette, la lunetta e gli stipiti lisci.
|
|
|
|
 |
|
|
|
Interessante è l'architrave sulla quale è replicato un fregio classico delimittao da alberi con uccelli becchettanti dall'ovvio significato cristiano.
|
|
|
|
 |
|
|
|
Alle estremità sono aggiunti due rilievi, raffiguranti una scimmia ed un leoncino dal significato simbolico meno immediato. L'iscrizione ("DUX ET JORDANUS DIGNUS PRINCEPS CAPUANUS / REGNENT ETERNUM CUM GENTE COLENTE SALERNUM") fa riferimento alla committenza.
|
|
|
|
 |
|
|
 |
|
|
Una leonessa allattante ed un leone che atterra una preda sono addossati agli stipiti del portale. Il loro sguardo diretto in basso evidenzia il fatto che inizialmente l'accesso avveniva attraverso una scala centrale, in epoca moderna sostituita dal doppio accesso laterale.
|
|
|
|
 |
|
|
|
Il quadriporto ha pianta sostanzialmente quadrata ed è costituito da un ambulacro su ventotto colonne e quattro pilastri angolari che sorreggono archi a tutto sesto rialzati.
|
|
|
|
 |
|
|
|
 |
|
|
|
Con l'eccezione del lato di facciata sopra l'ambulacro scorre una galleria aperta da pentafore e bifore su colonnine. Quella del lato di accesso è stata rimossa nel XVIII secolo.
|
|
|
 |
|
|
 |
|
|
Elemento caratterizzante è la decorazione degli archivolti a tarsie policrome ed in particolare i rosoni a motivi stellari posti nelle fasce tra le gallerie.
|
|
|
|
 |
|
|
|
Le colonne (in granito e marmo, lisce e scanalate) sono di reimpiego come pure i bei capitelli classici in marmo.
|
|
|
|
 |
|
|
|
 |
|
|
|
 |
|
|
|
All'angolo sudorientale del portico è addossato il campanile che un'iscrizione data agli anni tra il 1137 ed il 1145. Agli stessi anni viene fatto risalire il completamento del quadriportico. Delle cornici lo dividono in quattro piani di cui gli inferiori in blocchi di travertino, i superiori in laterizio. Colonne in granito sono poste agli angoli del piano inferiore.
|
|
|
 |
|
|
|
 |
|
|
|
 |
|
|
|
L'elemento più interessante è il cupolino cilindrico coperto con archi intrecciati in tufo e laterizio alternati ricadenti su colonnine bianche. Al di sopra una fascia a stelle a sei punte ad intarsio.
|
|
|
|
 |
|
|
|
 |
|
|
|
Al di sotto del portico di facciata si apre il portale principale, di struttura simile a quella del portale del portico ma con una maggiore ricchezza decorativa. L'architrave è costituita da un autentico pezzo romano di reimpiego modificato ai lati con l'inserimento di due alberi di palma. Una iscrizione è dedicata al Guiscardo, committente del tempio: " A DUCE ROBERTO DONARIS APOSTOLE TEMPLO / PRO MERITIS REGNO DONETUR IPSE SUPERNO".
Gli stipiti sono ricoperti con un fregio a racemi abitati.
|
|
|
|
 |
|
|
|
 |
|
|
|
 |
|
|
La porta bronzea, fusa a Costantinopoli, è costituita da 54 riquadri di cui 46 occupati da croci mentre gli altri ospitano le raffigurazioni ageminate di Maria, Cristo, Pietro, Paolo, Simone, Matteo, della Fons vitae e l'iscrizione che ricorda il committente, il nobile salernitano Butrumile.
|
|
|
|
Ritorno alla pagina precedente |
|
Prosecuzione della visita |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|