Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


Il duomo di Fidenza
La facciata del duomo di Fidenza costituisce una delle testimonianze più importanti di come scultura ed architettura fossero già in epoca romanica fortemente dipendenti. Si tratta di un'opera incompiuta dove solo la parte inferiore della porzione centrale e le due torri hanno l'aspetto definitivo.

Costruita nel periodo a cavallo tra il XI ed il XIII secolo, la facciata porta l'impronta dell'Antelami nelle opere scultoree e, forse, anche nella progettazione generale. La lavorazione continuò in maniera discontinua sino al 1268 quanso la città fu duramente colpita da un'incursione dei parmigiani.

La parte inferiore ella facciata è aperta da tre portali di cui quello centrale, dotato di protiro aggettante su colonne, molto più grande degli altri.

Tra i portale di distribuisce una decorazione scultorea di grande complessità

La torre settentrionale.

Cominciamo la lettura delle sculture dalla torre di sinistra, sulla cui superficie sono murate due lastre scolpite.
I rilievi, che dovevano far parte di un ciclo più esteso, raffigurano Erode che sta ordinanddo la strage degli innocenti e la cavalcata dei Re Magi.
Erode (ai lati della testa la scritta Erodes) è seduto in posizione frontale con globo e scettro, simboli del potere. Alla sua destra un gentildonna seduta con una coppa in mano.
Alla sua sinistra un servitore inginocchiato, guerriero con l'armamamento raffigurato in maniera molto dettagliata ed un'altra figura raffigurata all'interno di una delle porte della città.
Il rilievo dei Magi è degno di nota per la dinamicità della scena, accentuata dal particolare dell'erba schiacciata dagli zoccoli dei cavalli.

La torre meridionale

Al di sopra di una cornice marcapiano, si possono osservare due rilievi dal soggetto molto interessante.

Il primo raffigura (probabilmente) i pericoli della carne ed dello spirito che devono essere superati dal pellegrino...

... il secondo fornisce una vivace raffigurazione dei pellegrini di diversi ceti sociali che, percorrendo la Via Francigena, costeggiavano il fianco destro del Duomo.
Da sinistra, dopo la raffigurazione di un leone col suo cucciolo, vediamo l'assalto di una fiera ad un cavallo.
Segue una coppia di figure maschili, forse dei contadini (i proprietari del cavallo!) ed una scena di lotta in una boscaglia.
Dopo i pericoli del corpo, quelli dello spirito con una scena di seduzione esplicitamente caratterizzata dal gesto del cavaliere. Alla destra un arciere si rivolge verso la scena seguente...
...dove un leone ha appena aggredito un uomo.
Al di sotto del fregio una lastra raffigura il volo di Alessandro Magno, portato in cielo da due grifoni attratti dalla carne che Alessandro tiene su due spiedi.
Sul fregio del lato destro, sono raffigurati pellegrini di tutti i ceti sociali che si avviano verso Roma percorrendo la Via Francigena.

Il portale settentrionale

I portali laterali hanno una struttura basata su protico poco aggettante su colonne e telamoni con arcone con ghiera decorata a formelle, timpano ed acroterio sulla sommità.
L'acroterio, a forma di edicola su colonnine, presenta un personaggio in piedi sulla lastra frontale e due cavalieri che suonano dei corni su quelle laterali.
Rimane un mistero il significato della testa barbuta che appare dietro il cavaliere di sinistra.
Il timpano presenta una decorazione complessa che raccoglie al di sotto di una struttura architettonica tre scene volte a esaltare l'importanza dela Duomo. Un Agnus Dei corona la composizione.
A sinistra è raffigurato Carlo Magno in trono con i simboli del potere Imperiale, accompagnato da uno scudiero: la sua presenza vuole testimoniare la fedeltà ghibellina di Fidenza nelle lotte comunali.
Al centro il Papa Adriano II (867-872) porge i simboli episcopali all'Arciprete di San Donnino; alle sue spalle un Vescovo tiene aperta la Bibbia alla pagina "Vidi civitatem sanctam Ierusalem". Borgo San Donnino ebbe la Cattedra episcopale solo nel 1601 ma il rilievo vuole testimoniare l'importanza della Chiesa in epoca molto anteriore.
Chiude a destra la scena che testimonia l'importanza delle reliquie di San Donnino: un malato (Egrotus) si inchina in ringraziamento al Santo che gli ha fatto ritrovare il cavallo che aveva perso.
L'arcone del protiro è decorato con eleganti formelle romboidali contenente le raffigurazioni di animali veri ed immaginari: leone, grifo, lepre, cicogna, cervo, gallo. I soggetti si ripetono simmetricamente sulle due metà della ghiera.

Si veda l'immagine d'insieme del portale per tutti i dettagli.

L'arco poggia su mensole decorate di protomi di toro che poggiano su capitelli a decorazione vegetale.
La mensola poggia su un rilievo raffigurante un telamone.
Anche le colonne poggiano su telamoni ormai molto consunti.
Il protiro racchiude un portale a fascio di colonne con archivolto a ghiera multipla. La lunetta è occupata da un rilievo della Madonna della Misericordia: la madonna col Bambino è al centro in posizione frontale; ai lati due gruppi di donne in atteggiamento orante.

Il portale meridionale

Il portale meridionale ha la stessa struttura architettonica e decorativa di quello Nord. Differenze minori sono l'inserimento di lastre scolpite nella parte interna dell'arco e la sostituzione dei telamoni con montoni.
L'acroterio presenta l'immagine di un uomo con cappuccio, bastone d una pesante gerla sulle spalle.
Si tratta di Raimundinus Vilis, cioè dell'umile Raimondino, identificato tradizionalmente con S. Raimondo di Piacenza, predicatore del filone dei contestatori, morto nel 1200 e molto venerato nella zone.
Il timpano presenta al di sotto di un arco su colonne un prelato, probabimente l'Arciprete di San Donnino, in atteggiamento benedicente.
L'arco del protiro è decorato di formelle con figurazioni di animali all'interno di un girale vegetale.

Sono forse da interpretarsi come immagini dei vizi umani.

All'interno della volta del protiro sono murate due lastre ritenute autografe di Antelami.

Quella a sinistra raffigura Ercole che uccide il leone nemeo.

Quella di destra raffigura un grifo che atterra un cervo.
Le colonne hanno capitelli di tipo corinzio con variazioni (quali la protome di montone che sbuca tra i caulicoli) e poggiano su figure di ariete.
La lunetta, ornata di una ghiera semicircolare a decoro vegetale, è occupata da un rilievo raffigurante San Michele ed il drago. Sull'architrave sottostante, la mano di Dio benedicente.
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