Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


Il duomo di Fidenza
Il Portale Maggiore del Duomo, con le sue ampie di mensioni ed il protiro molto aggettante sulla facciata rappresenta l'elemnto più importante della facciata.

Ai suoi lati, nello spazio che lo divide dai portali laterali, si concentra un insieme notevole di sculture. L'analisi comincerà prorpio da queste, partendo dalla parte a sinistra per poi passare a quella di destra, lasciando per ultimo lo studio del portale stesso.

A sinistra del Portale Maggiore

Subito a destra del portale settentrionale si innalza una grossa semicolonna con un capitello istoriato raffigurante Daniele nella fossa dei leoni ed il profeta Abacuc.
Al di sopra del capitello si trova una statua di esecuzione piuttosto rozza che raffigura l'Apostolo Simone che tiene un cartiglio con la seguente iscrizione: "Simon Apostolus eundi Romam Sanctus demonstrans hanc viam" ad indicare che la via dei pellegrini romei passa da Borgo San Donnino.
Seguono poi due fregi istoriati seprata da una fascia decorata a girali.

In alto è raffigurata l'Adorazione dei Magi che da sinistra si avvicinano alla Vergine, in posa rigorosamente frontale.

Nel frattempo un angelo, librandosi sopra una bella architettura, si rivolge a San Giuseppe ordinandogli di fuggire in Egitto.
Il fregio sottostante inizia la narrazione della vita di San Donnino
San Donnino è Maestro di Camera dell'Imperatore Massimiano. La prima scena mostra Donnino che pone la corona sulla testa dell'Imperatore, raffigurato in Maestà con i simboli del potere (scettro e globo). Il terzo simbolo, la spada, è tenuto alla sua sinistra dal suo custode.
Separata da un campanile ottagonale, la seconda scena mostra Donnino che chiede ed ottiene dall'Imperatore il permesso di lasciare il suo servizio per mettersi al servizio di Dio.

La storia di San Donnino continua sul fregio del portale centrale.

All'interno di una nicchia, troviamo qui la statua a tutto tondo del Re Davide, attribuita all'Antelami e considerata uno dei capolavori dell'arte romanica.

Nella concavità della nicchia la Presentazione al Tempio.

All'esterno, un Angelo conduce i pellegrini ricchi sulla via per Roma.

La statua di Davide si caratterizza per la cura dei dettagli più minuti (nel disporsi delle pieghe della veste, nella restituzione dei ciuffi dei capelli) e le proporzioni perfette.
Le pieghe delle vesti inoltre si dispongono simmetricamente, mantenendo un ritmo che si propaga costante su tutta la superficie: il naturalismo è ancora schiavo di un'estetica astratta.
La statua è a tutto tondo e si è pertanto liberata completamente dal sostrato architettonico ma rimane la sua rigidità, la sua incapacità di uscire dalla forma strettamente colonnare.
Davide tiene in mano un cartiglio con la scritta: "David, Propheta, Rex. Haec porta Domini. Iusti intrant per eam".
Al di sopra della nicchia, un angelo indica ad una famiglia di pellegrini ricchi (lo si capisce dai loro vestiti) la via di Roma.

Dalla parte opposta del portale, lo stesso accade per una famiglia povera.

Ricchi e poveri sono accomunati dall'esperienza di fede del pellegrinaggio.
Nella parte superiore della nicchia una bella raffigurazione della presentazione al Tempio.

Sopra la nicchia scorre la scritta: "Dans blandum murmur/fertur pro munere turtur/Suscipit oblatum/Simeon de Virgine natum".

Al di sotto dei pellegrini si trova un rilievo raffigurante un grifone; sotto l'Angelo uno avente come soggetto un capricorno.

A destra del Portale Maggiore

A destra del portale si trovano alcuni rilievi raffiguranti, dall'alto, il Patriarca Enoch seduto su un trono circondato di alberi carichi di frutti simboleggianti il Paradiso,

l'episodio del Profeta Elia trasportato in cielo e, al di sotto di un rilievo a girali,

il miracolo della donna gravida.

Il rilievo mostra Elia su un carro che si sta staccando per trasportare il profeta veros il Cielo; alle sue spalle Eliseo con le mani giunte. Degni di nota due dettagli: i nastri della mitria di Elia che danno idea del movimento ed il piano inclinato su cui si trovano i protagonisti.
Il rilievo racconta un miracolo avvenuto durante una processione in onore delle reliquie di San Donnino. Un ponte su cui transitava la processione crollò ma una donna gravida che vi si trovava non ebbe alcun danno per intercessione del Santo.

La scritta dice: "Sic Sanctis exsequiis celebratis, mulier gravida a ruina pontis liberatur".

Si noti la drammaticità con cui è reso il crollo del ponte.
All'interno della nicchia la statua del Profeta Ezechiele, dell'Antelami, con un cartiglio con la scritta "Ezechiel Propheta; vidi portam in domo Domini clausam".

La statua, ancora più di quella di Davide, esprime una intensa forza interiore.

I pellegrini poveri si avviano verso Roma, guidati dall'angelo, a piedi nudi e portando su di se tutto il necessario al viaggio contriamente a quelli ricchi che, si può immaginare, hanno anche bestie da soma al loro seguito.
Al di sotto dell'angelo il rilievo di un'arpia, sotto i pellegrini un centauro che sta per colpire un cervo con una freccia.

Il Portale Maggiore

La descrizione inizia dall'arcone dell'ampio protiro che racchiude il portale. Fulcro della decorazione dell'intera facciata è il rilievo di Cristo Giudice al vertice dell'arcone, con ai lati due angeli.
Sull'estradosso dell'arco si snoda, sul lato sinistro, la sequenza dei profeti, raffigurati con il copricato tipico degli Ebrei.
Sul lato destro abbiamo invece la sequenza degli Apostoli, caratterizzati dall'aureola.
La figura di Cristo è pertanto contornata da coloro che hanno previsto la Sua venuta e da coloro che hanno diffuso la Legge dopo la Sua Resurrezione.
L'arcone poggia su due mensole. Quella di sinistra porta la figura di Abramo, nel grembo del quale riposano le anime dei beati. Quella di destra contrappone l'a figura del diavolo che tenta il giusto Giobbe.
Al di sotto di Abramo si trova il bel capitello istoriato con episodi della vita di Maria.
Sulla parte frontale, al di sotto di un arco, la figura di Maria con in mano un frutto ed un fiore.
A destra Elisabetta con una matassa in mano, due Vergini del Tempio ed il Gran Sacerdote.

A sinistra l'Annunciazione.

Sugli archi sono incisi i nomi dei personaggi.

Dalla parte opposta un capitello estremamente interessante per motivi iconografici.

I quattro Evangelisti sono rappresentanti come unione di un busto umano dotato di ali col corpo del relativo simbolo del Tetramorfo.

San Giovanni e l'Aquila...

San Luca ed il Toro.

San Marco ed il Leone...

...San Matteo e l'Angelo

Le colonne del protiro poggiano su due possenti leoni stilofori.
Quello di sinistra tiene un dragone tra le zampe mentre l'altro è raffigurato nell'atto di trattenere un bue.
Ci spostiamo a questo punto sul portale per descrivere il fregio che continua la storia di San Donnino.
Dopo aver ottenuto il permesso di Massimiano, Donnino sta lasciando l'Imperatore per dirigersi con alcuni compagni verso altri luoghi ed altre città (simboleggiate, a destra, dalla selva che sta avvolgendo l'ultimo compagno e dalla torre).
Massimiano appare pensieroso mentre Donnino (raffigurato con l'aureola puntata anche se in quel momento era ancora vivo.
Massimiano ci ripensa ed invia alcuni soldati (Missi Maximiani Imperatoris) all'inseguimento di Donnino.
Donnino (Sanctus Domninus) fugge con una croce in mano e raggiunge una città (Civitas Placencia).
Donnino viene raggiunto da un soldato che gli taglia la testa che viene sollevata da due angeli (Anima martiris defetur in coelum) e...
... viene allo stesso tempo posta su un altare su cui è scritto "Domninus" a simboleggiare il martirio. Domnino è poi raffigurato mentre, raccolta la testa in mano, si appresta ad attraversare lo Stirone (Sisterionis), fiume di Borgo San Donnino.
Donnino si adagia in mezzo ad un boschetto (Hic iacet corpus martiris); nelle vicinanze sorge una chiesa...
... dove un malato si inginocchia (Hic sanatur aegrotus).
La scena successiva mostra l'uomo che trattiene il suo cavallo ritrovato per intercessione di San Donnino.
Le storie di San Donnino proseguono oltre il portale con il miracolo della donna gravida.
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