Italia nell'Arte Medievale

Percorsi guidati nell'arte del Medioevo italiano suddivisi per aree geografiche


La cattedrale di S. Maria e S. Valentino a Bitonto
Di questo importante edificio, che riprende in dimensioni ridotte la struttura architettonica di S. Nicola a Bari, si ignora la data di fondazione. Di certo l'impianto generale dovette essere terminato entro la fine del XII secolo. Entro la metà del XIII secolo venne completata la decorazione interna (l'ambone) ed esterna con l'aggiunta del portale e del finestrone absidale. Gli interventi del XVII e XVIII secolo vennero rimossi durante i restauri del XIX e XX secolo che restituirono sostanzialmente all'edificio l'aspetto originario.
La facciata occidentale è divisa in tre parti da contrafforti aggettanti ed è arricchita da numerose aperture il cui aspetto è dovuto all'attività di abbellimento che caratterizzarono la prima metà del XIII secolo.
Elemento caratteristico del rosone è la ghiera esterna decorata a palmette che ricade su leoni a loro volte posti al di sopra di colonne su mensole.
Al centro si aprono due bifore decorate da ghiere a palmette; gli archivolti esteni ricadono su colonnette e presentano decorazioni differenziate.
Il portale centrale costituisce uno dei pochi esempi di portali pugliesi a decorazione istoriata. La lunetta, raffigurante l'Anastasis, poggia su un architrave dove sono scolpiti episodi evangelici.

Due ghiere scalate ricadenti sino a terra sono ricoperte con tralci abitati da animali. Corona l'insieme una ghiera fortemente aggettante che ricade su grifoni sorretti da colonne a loro volte poggianti su leoni stilofori. Al vertice della ghiera si trova il rilievo raffigurante un pellicano, simbolo del Cristo.

Tema molto caro alla tradizione alla tradizione bizantina, l'Anastasis simboleggia la redenzione dell'umanità attraverso Cristo. Al centro il Salvatore sta accompagnando i Progenitori fuori dall'Inferno. Di fronte a lui il Re Davide. Opera di maestranze lontanissime dal naturalismo di derivazione francese, il rilievo si caratterizza per la rigidezza dell'esecuzione.
Lo stesso vale per le raffigurazioni evangeliche dell'architrave. L'Annunciazione è seguita dalla Visitazione.
Seguono l'Epifania e la Presentazione al Tempio. Delle iscrizioni esplicative si alternano alle figure scolpite.
Più riusciti sono i rilievi delle ghiere anche sei soggetti figurati si collocano tra i tralci con una certa difficoltà
Molto bello è il rilievo rivolto verso l'interno per la presenza di suggestioni orientali.

L'insieme dei rilievi dell'archivolto è di esuberante ricchezza.

I grifoni su cui ricade la ghiera esterna costituiscono una caratteristica del romanico pugliese. Sono evidenti le integrazioni dovute al restauro ottocentesco.

Molto consunti si presentano invece i leoni stilofori

I portali laterali sono caratterizzati da una struttura e da una decorazione molto più essenziali.
Il fianco settentrionale è quello più visibile: una serie di profonde nicchie voltate ne caratterizza il livello inferiore. Al di sopra si aprono sei aeree logge su colonnine. Questa struttura estende l'ampiezza del corpo longitudinale sino a raggiungere l'ampiezza del transetto che in questo modo non è eccedente.
Questi vani vennero chisui nel XIII secolo per ricavarne cappelle gentilizie. A quell'epoca risalgono le belle finestre gotiche decorate con stemmi signorili
Sulle imposte dei contrafforti, decorate a scacchiera, si osservano alcuni rilievi raffiguranti gli Evangelisti.
Nell'ultimo vano verso il transetto è stata aperta nel XIV secola la cosiddetta porta della Scomunica, dall'interessante decorazione di gusto anglosassone.
Le logge esafore su colonnine e capitelli a stampella sono caratterizzate da una decorazione molto ricca la cui complessità aumenta procedendo verso la facciata.
Nelle prime logge la decorazione dei capitelli è figurata con soggetti scolpiti facendo attenzione in particolare alla plasticità dell'esecuzione. Nella terza loggia sono decorati anche i fusti delle colonne.
Nelle logge vicine alla facciata, forse eseguite per ultime, prevale una decorazione stilizzata e fitomorfico.
Il possente braccio del transetto è solo in parte alleggerito dai due ordini di bifore e dal rosone. Al livello inferiore la serie delle nicchie della navata è proseguita da archi ciechi poco aggettanti. Sul fianco Est è addossato quello che resta della torre che affiancava l'abside, completamente ricostruita.
Il rosone è l'unico elemento architettonico della facciata in cui la decorazione delle ghiere e delle mensole prende il sopravvento sui netti volumi del transetto.
L'abside è completamente racchiusa dal volume del corpo orientale della chiesa che comprende ai lati le parti inferiori delle torri di cui nulla rimane di originario. Tra le numerose aperture spicca l'ampio finestrone absidale sormontato dalla loggia dietro la quale transita il passaggio che mette in comunicazione le torri.
Il finestrone è costituito da una singola ampia aperturta sormontata da una ghiera ricadente su statue raffiguranti grifoni. Le sottostanti colonne ricadono su leoni stilofori. Sotto il davanzale un rilievo raffigura l'Annunciazione.
Il fianco meridionale è parzialmente chiuso dal palazzo vescovile. Viene ripresa la struttura dell'altro fianco in maniera semplificata. Mancano qui la loggia ed il rosone. La torre è opera di ricostruzione.
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